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Da Milano le novità del lighting design

Tra Light Focus on Milan, convegno internazionale sugli stati generali del Lighting Design e una prima anticipazione su Euroluce 2011, a Milano l’illuminazione è esperienza sensoriale tra passato e futuro

Relics from the Next Future

Il 2011 è davvero un anno speciale per i Saloni di Milano: nati nel 1961, dal 12 al 17 aprile prossimo festeggeranno infatti l’edizione numero 50. Tra Eurocucine e il Salone Internazionale del Bagno, che si alternano di anno in anno a Euroluce, tocca proprio al settore illuminazione, in sinergia con SaloneUfficio, il compito di omaggiare un così importante compleanno.

Allora, quali le anteprime e le novità in calendario? Prima di tutto è necessario segnalare Light Focus, convegno internazionale che si svolgerà il 14 e 15 aprile sul tema del Lighting Design e le nuove tecnologie. Presentato dal PLDA, Professional Lighting Designers’ Association e APIL Associazione Professionisti dell’Illuminazione, si discute sulla professione dell’Architectural Lighting Designer, un ruolo non ancora ufficialmente regolamentato, ma assolutamente degno di una definizione sistematica, che verrà proprio qui discussa e presentata attraverso casi significativi.

Tra le aziende italiane e internazionali, infatti, non si contano gli esempi di illuminazione come progettazione architettonica, in cui la luce definisce gli spazi o addirittura li crea. Ormai da un bel pezzo, la luce rientra a pieno titolo tra le dimensioni necessarie di cui tener conto nella progettazione degli interni.

In questo senso, tra le anteprime ai Saloni 2011, si segnala nell’ambito del Fuorisalone 2011 l’installazione Relics from the Next Future, tratta dalla collezione Successful Living From Diesel to Foscarini, dal 12 al 17 aprile al Temporary Museum for New Design dello Superstudio Più di via Tortona.

Il tema scelto sarà un viaggio emozionale in uno spazio fisico ed esistenziale in cui il visitatore, dotato di mappa, è esploratore del futuro, simultaneamente nel presente. Si tratta di un percorso attraverso ambientazioni diverse nel buio quasi assoluto interrotto da luci spot che puntano sugli oggetti esposti, con un effetto teatrale. Il tutto, alla scoperta delle nuove proposte luci e degli elementi d’arredo della collezione come reperti di un tempo non ancora passato. 

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