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Anche il vino è street con Caràvin

Dopo aver fatto il pieno il cibo da strada, anche il nettare degli dei decide di sbarcare on the road con una vineria itinerante, pronta a deliziare lo Stivale con etichette giovani. Tutto under 35.

I fondatori di Caràvin Street Wine
Courtesy of©Caràvin Street Wine

Al bando i pranzi seduti a tavola, lunghi e noiosi: la moda del futuro è on the road, dove lasciarsi conquistare dalla street food mania che, nel corso degli anni, si è andata sempre più ad affinare prescindendo dalla semplice vendita di panini e fritti. L’alta enogastronomia si è tolta la puzza sotto al naso per approcciare, in maniera diretta, i suoi clienti, deliziandoli con pietanze gourmet che fanno letteralmente leccare i baffi.

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Si parla quasi sempre di mangiare: sì al cibo di qualità in grado di placare ogni appettito ma cosa ne sarebbe di un pasto senza l’accompagnamento di qualcosa per placare la sete o la voglia di qualcosa di buono? Per chi è stanco di accontentarsi delle birre e delle altre bevande in lattina, ecco che si prospetta all’orizzonte un nuovo mondo da sorseggiare con gusto. Secondo molti studi bere un bicchiere di vino rosso al giorno fa bene alla salute: ecco che, a portare aria di novità, sono stati due amici classe 1980, Filippo Torsello, avvocato, ed Edoardo Piva, imprenditore che, spogliandosi dei panni professionali, sono gli ideatori di Caràvin Street Wine. Si tratta  del il primo truck dedicato alla cultura del vino in Italia, una sorta di enoteca open space dall’aspetto informale realizzata, a mano, da una vecchia fuoristrada Chevrolet con tanto di rimorchio.

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A volte rompere le righe fa bene, condire la vita con un pizzico di pepe porta a trovare la giusta determinazione per coronare un sogno nonché una passione: mossi da tanta pazienza, pronti ad affrontare gli ostacoli della burocrazia italiana, la coppia di amici non si è arresa ed è riuscita a costruire qualcosa di proprio: lunga vita allo street wine che offre a chiunque abbia voglia di assaggiare, bicchieri di vino pregiato, ottime etichette ancora sconosciute, variabili di mese in mese, il cui trait d’union è l’età dei produttori, tutti rigorosamente under 35.

Tra i loro scaffali si trovano ottimi nettari, cantine rinomate o sconosciute che, per tenere fede alla filosofia del progetto, sono proposte a prezzi alla portata di tutti, intorno ai 3/6 euro, e sono accompagnati da stuzzichini a base di formaggio, taralli, olive e grissini. Non bisogna aspettarsi una lista infinita da ristorante, poche le etichette proposte, circa una decina che, per ora, sono tutte Made in Italy ma è previsto anche l’inserimento di nominativi stranieri, tutto seguendo l’obiettivo numero uno, quello di favorire una cultura del vino la più ampia possibile.

Vedi le foto Lo street food in giro per il mondo

Dopo il grande debutto avvenuto in occasione dello Streeat Festival tenutosi al Carro Ponte di Sesto San Giovanni, per chi volesse brindare, soli o in compagnia, a questo brillante, progetto, è possibile monitorare gli spostamenti on the road di Caràvin sulla pagina Facebook ufficiale e sperare che, prima o poi, raggiungano la propria città per brindare al futuro dei giovani.