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Il file-sharing network che fa impazzire il mondo

Cosa ci fa una penna usb incastonata tra i muri cittadini? La rivoluzione del futuro porta a condividere emozioni, suoni e foto in maniera semplice e gratuita, parola dell’artista Aram Bartholl

File-sharing network nei muri
Courtesy of©deaddrops.com

I viaggiatori del presente, quando si trovano a visitare una città estera, spesso sono alla ricerca di una connessione wifi per comunicare con i propri cari, tenere vivi i rapporti lavorativi e condividere la propria esperienza con il mondo dei social. Internet è ormai una presenza costante in quasi tutte le realtà del mondo, pubbliche e private: a portare aria di novità è una rivoluzionaria trovata, Dear Drops è il suo nome, si tratta di un’idea dell’artista berlinese Aram Bartholl che ha dato vita a un curioso sistema di file-sharing “peer to peer” che intende mettere in comunicazione i cittadini del mondo pronti a condividere documenti, musica, foto, giochi, film e qualsiasi cosa si voglia lasciare come eredità al prossimo. La tecnica molto ricorda quella utilizzata dalle spie per il passaggio di messaggi e/o oggetti in posti segreti senza mai incontrarsi di persona.

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Queste chiavette usb si trovano cementate nelle fessure dei muri cittadini come quell dell’Empire Fulton Ferry Park o ancora quello di Union Square di New York, città in cui tutto è partito nel 2010, un trampolino di lancio che ha portato l’idea in il giro del mondo. Per monitorare la mappa è possibile visitare il sito web Dead Drops dove si possono visualizzare le posizioni delle chiavette: a quanto pare si parla di oltre 1.200 sedi USB in tutto il mondo passando da New York a Parigi, fino a raggiungere il Vietnam.

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Tutti sono invitati a prendere parte a questo modo di vivere il mondo digitale: attraverso un video pubblicato su Youtube l’artista spiega a tutti coloro che volessereo imitare il progetto ed esportarlo nelle proprie città le modalità, basta dunque avere un pc portatile, uno smartphone o un tablet per accedere dal mondo reale a quello virtuale, il tutto senza avere bisogno di alcuna connessione internet in quanto, per poter visionare il contenuto, è sufficiente scaricarlo. Il quesito che tutti si pongono è quello della sicurezza: non ci sarà il rischio di infettare il proprio pc con virus dato il continuo scambio di materiale da un pc all’altro? Al momento sembra però che l’artista non si lasci minacciare dalla questione in quanto, a suo avviso, esistono rischi simili anche con internet.

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