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Gengle: genitori single all’attacco

Il nuovo social network lanciato da una mamma fiorentina raggiunge tremila iscritti e in pochi mesi diventa la “culla” delle famiglie monogenitoriali

mamma scatta foto con le figlie
 thinkstock

Benvenuto in Gengle, il social per i genitori single. Ebbene sì, dopo innumerevoli network e community su possibilità di incontri, relazioni o lavoro, arriva anche la categoria “genitori single” a proporre una piattaforma social. Lo scopo? Quello di rendere più semplice – e anche più divertente – la vita di chi si trova a crescere figli da solo.

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Non una deprimente chat di sfoghi da vittimismo genitoriale, ma un luogo di interesse comune che propone attività, giochi, laboratori, tempo libero da passare in compagnia dei figli. Idee e spunti per festeggiare un compleanno, godersi una vacanza o semplicemente mangiare una buona pizza. Gengle è nato dall’idea di Giuditta Pasotto, una mamma fiorentina 34enne che ha pensato a come organizzare i momenti della giornata con la prole.

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A pochi mesi dal suo lancio Gengle ha già ricevuto migliaia di adesioni in tutta Italia. Emilia Romagna e Marche insieme contano tremila iscritti, trecento solo a Modena e a Bologna. Far parte della community è semplice: basta registrarsi, lanciare una proposta o aderire a quelle fatte degli altri gengle. A questo punto non resta che incontrarsi.

Non solo. Il social network informa anche su notizie riguardanti agevolazioni, contributi o bonus maternità. E così genitori separati, vedovi e divorziati che hanno voglia di conoscersi e far conoscere i propri figli, hanno l’opportunità di gestire al meglio la propria quotidianità e soprattutto di evitare la solitudine. Il portale lanciato da Giuditta Pasotto ha richiesto risorse di tempo e soldi, due problemi che molto spesso genitori single si trovano ad affrontare. L’obiettivo della piattaforma è anche quello di ridurre le difficoltà economiche, facendo in modo che gli iscritti possano godere di agevolazioni o sconti. Elemento, questo che differenzia Gengle dagli altri social network: non una semplice comunità virtuale, ma un incontro e un aiuto reale.

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Gengle è online da settembre. Si articola in base alle tipologie di attività e al luogo. Per i concittadini infatti è più facile incontrarsi, anche se niente vieta a chi abita lontano di organizzarsi. Dall’Emilia alle Marche, passando anche per Milano e Roma, i luoghi di incontro sono tanti, come sempre più numerosi i gengle pronti a relazionarsi e a far vivere ai propri figli la condizione genitoriale da single nel miglioro modo possibile. Un boom vero e proprio che indica un dato innegabile: l’aumento delle famiglie monogenitoriali.