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Hard d’autore al femminile: Le Ragazze del Porno

Il porno secondo dieci registe, dieci donne che offrono la loro prospettiva su desiderio e sessualità

Regina Orioli
Le Ragazze del Porno

Non hanno ancora iniziato a girare, eppure stanno già facendo parlare molto di sé. Sarà perché in Italia è un’assoluta novità, sarà perché tutto quello che riguarda la sessualità è ancora tabù da un lato, avvolto nei cliché dall’altro, sarà perché in un paese maschio-centrico ogni iniziativa che riguarda le donne fa discutere (e spesso solleva le opinioni più grottesche), fatto sta che Le Ragazze del Porno sono su tutti i media nazionali, e gli articoli che le riguardano contano decine di commenti. A scatenare la copertura mediatica l’aprirsi dell’iniziativa di crowdfunding per finanziare il progetto, che prevede la realizzazione di dieci cortometraggi porno-erotici da parte di altrettante registe, i quali andranno a formare un unico film, Le Ragazze del Porno – My Sex, che sperano di poter proiettare nelle sale cinematografiche.  

Ma facciamo un passo indietro: chi sono le ragazze del porno? Si tratta di dodici tra registe, cineaste, scrittrici italiane, che hanno deciso di realizzare dei corti d’autore in cui il sesso fosse raccontato da un punto di vista femminile, una sorta di porno realismo, come viene definito nel trailer di presentazione della campagna di raccolta fondi, necessaria per produrre i dieci cortometraggi, i cui primi tre cominceranno ad essere girati a luglio di quest’anno. Le Ragazze del Porno sono Mara Chiaretti, Erica Z. Galli e Martina Ruggeri per Industria Indipendente, Tiziana Lo Porto (ideatrice del progetto), Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini, Roberta Torre.

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Tutto comincia quando Tiziana Lo Porto, impegnata a scrivere un articolo su Mia Engberg, autrice del componimento collettivo Dirty Diaries (12 corti pornografici girati da una prospettiva underground e femminista), si rende conto che iniziative che riguardano il porno dal punto di vista femminile non esistono in Italia, mentre sono presenti in diversi Paesi, a volte finanziate con fondi pubblici. Esistono esempi di regia hard-erotica femminile in Francia, in Spagna, in Danimarca, in Svezia, negli Stati Uniti. Nasce così l’idea di intraprendere l’avventura anche in Italia, con Le Ragazze del Porno, un gruppo di donne dai 25 ai 70 anni che hanno in comune la volontà di sdoganare la pornografia canonica, e reclamano il diritto ad una cinematografia hard libera dagli stereotipi di cui è pregna. “My Sex nasce da una mancanza politica e culturale e di immaginario”, affermano. Canoni estetici forzati, punti di vista ristretti  e rigorosamente al maschile, cliché su cliché: “in Italia c’è bisogno di ampliare il punto di vista sulla sessualità e sulla bellezza, senza distinzione di genere e di orientamento sessuale e indipendente da canoni estetici imposti. Crediamo che il desiderio possa prendere molteplici forme e vogliamo essere finalmente libere di rappresentarle per goderne tutte/i”, scrivono sulla presentazione della campagna di crowdfunding su Indiegogo.

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Tra le iniziative per finanziarsi, Le Ragazze del Porno hanno anche organizzato Art for Porn, una vendita di opere donate da diversi artisti a sostegno del progetto. Ma è attraverso la piattaforma di Indiegogo che mirano a raccogliere i 15 mila euro necessari a girare i primi tre corti, ovvero ‘Seratina’ di Anna Negri, ‘Queen Kong’ di Monica Stambrini, e ‘Mani di Velluto’ di Regina Orioli.

Per contribuire alla campagna
www.indiegogo.com/projects/le-ragazze-del-porno

Per saperne di più
www.leragazzedelporno.org

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