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Greenbar, il superalcolico diventa biologico

Greenbar è la distilleria californiana dove si producono superalcolici a impatto zero, dal sapore naturale e creati in modo artigianale

Liquori

Ci siamo abituati ai tessuti organici, agli alimenti a chilometro zero, ogni tanto scegliamo anche il vino bio, ma i superalcolici che pensano all’ambiente sono davvero una novità! Eppure a Los Angeles c’è un’azienda che produce liquori in modo artigianale e completamente organic, e come poteva chiamarsi se non Greenbar?

Il Greenbar Collective è una distilleria collocata in un enorme magazzino nel distretto artistico (Downtown) di Los Angeles, e si tratta del più grande produttore mondiale di liquori biologici e artigianali. Fondato da moglie e marito, Litty Methew e Melkon Khosrovian, che fino a pochi anni fa tutto pensavano dei liquori meno che produrli: erano infatti proprietari di licenze per software, e l’avvicinarsi alla produzione di superalcolici è iniziato da semplici appassionati. Un hobby che è diventato business a partire dal 2004.

Greenbar vanta la produzione di vodka, tequila, gin, whiskey, rum e amari, che i coniugi producono ispirandosi al mondo delle distillerie artigianali. Le materia prime utilizzate sono ingredienti freschi che provengono da fattorie a chilometro zero (la distanza massima consentita è di 100 miglia – 160 km), e spesso sono inusuali rispetto alla produzione di alcolici industriale. Per esempio utilizzano cereali come l’avena e il farro, mentre lo zucchero è rigorosamente di canna; il tutto naturalmente proviene da agricoltura biologica certificata. I loro liquori risultano più aromatici e saporiti naturalmente, caratteristica che ha fatto vincere a Greenbar diversi premi e riconoscimenti.

L’armonia con l’ambiente non si riflette solo nella scelta degli ingredienti: le bottiglie sono lightweight, ovvero più leggere e quindi più facili da smaltire, e per ogni confezione venduta Greenbar si impegna a piantare un albero nella foresta pluviale; inoltre le etichette sono al 100% frutto di materiale di riciclo.

Tra i loro prodotti, Tru Organic Vodka, che nasce da una miscela di grano, acqua e spezie lavorate a mano, fino a diventare una vodka liscia facile da sorseggiare e perfetta per i cocktail. Ixà Organic Tequila nasce invece dalla pianta dell’agave matura, e viene prodotta con l’antica tecnica messicana (si estrae il nettare attraverso un lento procedimento che ‘cuoce’ al vapore in un forno di argilla, per poi lasciar fermentare e distillare le fibre di agave). Il liquore Fruitlab è perfetto per i cocktail con il suo intenso e naturale aroma di frutta e fiori come arance, ibisco, gelsomino. Tra i prodotti di recente creazione c’è lo Slow Hand White Whiskey, un distillate di avena, malto e faro, e viene prodotto come si faceva un tempo nelle distillerie Americane, senza lasciare che il whiskey invecchi sino ad assumere la colorazione marroncina.

Infine, tra i tanti buoni propositi di questa distilleria amica dell’ambiente, c’è anche quello di diffondere conoscenza: ecco quindi che Grennbar propone contest per barman in cui dare prova dell’abilità nel mixare liquori, toccando con mano l’evidente la differenza tra spiriti bio e industriali. Se ogni piccolo passo verso una produzione ecosostenibile può aiutare nel cammino verso un mondo migliore (e dai sapori migliori) Greenbar ha sicuramente già percorso molta strada!