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La mattina presto ci vuole Pazienza

Parte una nuova serie animata: “Uffa! Che Pazienza”, ispirata ai disegni di Andrea Pazienza, una tra le figure più influenti nel panorama del fumetto italiano, scomparso prematuramente vent’anni fa.

Andrea Pazienza

Incredibile a dirsi, ma a volte, per guardare la tv ci vuole pazienza. Lunghe e continue interruzioni pubblicitarie, i tg flash o il meteo che si mettono in mezzo, proposte noiose oppure, aspettando il programma che ci interessa, lo zapping selvaggio che spesso, nella tv generalista, serve a poco. Meno male che ogni tanto regala delle chicche.

Infatti, Uffa! Che Pazienza, non è solamente il pensiero comune a molti telespettatori, ma proprio una di quelle belle sorprese della tv. Si tratta di una nuova serie animata, partita il 20 novembre scorso su Raidue, ispirata ai disegni di Andrea Pazienza, una tra le figure più influenti nel panorama del fumetto italiano, scomparso prematuramente vent’anni fa.

Dimenticarsi della cattiveria di Zanardi, la svagatezza di Penthotal o la perdizione di Pompeo,  è impossibile, sono personaggi troppo affascinanti e veri perché siano rimossi. Pazienza è stato un’artista geniale e complesso, impietoso, cinico ed ironico che ha saputo rappresentare, attraverso i suoi disegni, il mondo e la generazione che conosceva. Un’analisi umana e sociale, tra l’altro sempre attuale: c’è poco da dire, quei personaggi ancora ci rappresentano.

Ecco perché, “Uffa! Che Pazienza” è una bella sorpresa perché non solo piace anche agli adulti, ma vuole essere uno scorcio sul lato più tenero e bambino di un grande artista. Infatti, i protagonisti del cartone animato si ispirano al racconto “Il leone Pancrazio” di “Favole”, unico libro per bambini di Andrea Pazienza, che scrisse in omaggio al figlio neonato del suo editore, Mauro Paganelli.

La serie racconta le vicende di un gruppo di coloratissimi animali che rappresentano vizi e virtù degli umani,  pur mantenendo un riferimento, per contrasto o per analogia, con la loro natura animale. Il pappagallo reporter Ilario Notiziario, l’elefante Leggerio Pocoserio, l’orso Gigione Sonpoltrone, e il leone Pancrazio Sonsazio -per citarne alcuni- sperimenteranno, in una giungla fantastica e multicolore, gioie e dolori della convivenza. In poche parole, un racconto poetico e sereno sulla tolleranza e la comprensione dell’altro. Un omaggio non solo ai telespettatori ma anche all’arte dell’amatissimo Paz.

La serie va in onda dal lunedì al venerdì su Raidue (due episodi al giorno) all’interno di Cartoon Flakes dalle 7:10, consiste in 52 puntate di 5 minuti l’una ed è una coproduzione Rai Fiction, Motus Film, Enanimation, Motion Works con la regia di Giorgio Valentini e Silvio Pautasso. Una curiosità che riguarda le musiche di “Uffa! Che Pazienza”. Nella sigla di apertura (di Enrico Sabena), infatti, su un coro di voci bianche, il giornalista Vincenzo Mollica, grande appassionato di fumetti e amico personale di Paz, legge l’introduzione alle “Favole”. In più, la colonna sonora della serie (pubblicata dalla Warner Chappell – Distribuzione Warner Music) ha ottenuto la nomination ai Pulcinella Awards come Migliore Colonna Sonora al Festival Internazionale Cartoons on the Bay 2008, dove, tra l’altro, la serie ha vinto il premio Giuria Abbonati Rai come Migliore Serie tv per bambini.
Decisamente un’ottima occasione per avere un po’ di Pazienza.

Immagine gentilmente concessa da Barbara Di Cretico, cugina di Andrea Pazienza, che gli scattò questa foto in un momento di gioco, casualmente, metre archiviava le sue opere…