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La storia del gioiello tricolore brilla a Milano

Fashion Jewellery: Made in Italy alla Triennale ripercorre lo splendore del bijoux nostrano

Fashion Jewellery Made in Italy, Triennale Design Museum, Milano
Fashion Jewellery Made in Italy, Triennale Design Museum, Milano

Quando si pensa all’identità del Made in Italy come simbolo di tradizione e qualità nazionalistica spesso si dimentica un settore che ha visto trionfare il glamour e la creatività tricolore; la gioielleria di lusso. Fashion Jewellery: Made in Italy, fino al 30 marzo presso gli spazi della Triennale Design Cafè di Milano, decide di omaggiare con testimonianze fotografiche e corporee, la tradizione orafa che durante il secolo scorso ha permesso ai gioielli di contribuire in maniera sensibile allo sviluppo della moda e dello stile italiano.

Una storia che inizia dai primi anni del Novecento e prosegue snodandosi e connettendosi con gli eventi storici del paese. La curatrice Deanna Farnati Cera, anche autrice del libro omonimo che dà il titolo alla mostra, ripercorre attraverso la mostra, le tappe dello sviluppo della gioielleria italiana. Si comincia con le creazioni nate negli anni della dittatura fascista, quando il nazionalismo del regime imponeva l’impiego di sole risorse locali. E’ il periodo nel quale il vetro veneziano, il legno, la rafia e il corallo cominciano a imporsi in lavorazioni pregiate presto simbolo di italianità. Il riconoscimento ufficiale della mano tricolore come sinonimo di valore e unicità nella creazione dei complementi di moda, arriva però alle soglie degli anni ’50, con le prime sfilate fiorentine di Palazzo Pitti e in armonia con gli splendidi abiti presentati dagli stilisti italiani.

Giuliano Fratti, Emma Caimi Pellini, Coppola e Toppo, Luciana de Reutern, Canesi e Ornella sono gli artigiani che adorano le silhouette di metalli preziosi e spirali brillanti. Insieme a loro, si affermano anche i nomi dei creatori di abiti di quel periodo: Missoni, Biki, Germana Marucelli, Walter Albini, fondatori della moda italiana. Il viaggio nel bijoux italiano prosegue verso gli anni ’70, momento di trionfo dei designer Armani, Versace, Ferré, Moschino che grazie alle collaborazioni con i gioiellieri d’élite contribuiscono allo sviluppo del fascino italiano.

Infine il racconto dei gioielli dei designer italiani protagonisti della scena contemporanea. Tra questi Sharra Pagano, Carlo Zini, Donatella Pellini, Angela Caputi, Maria Calderara, Giorgio Vigna, Fabio Cammarata e altri illuminano i locali della Triennale Design Cafè con il fascino senza tempo del sapere artigianale di gioielli storici per la cultura del paese e per il racconto della moda italiana.

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