Pubblicato il

Occhi aperti su FotoLeggendo

Torna a Roma la rassegna di fotografia che esplora il mondo attraverso tanti sguardi differenti

 Sono tra noi
Graziano Panfli

‘A occhi aperti’ per guardare il mondo, interrogarsi su temi diversi, su vissuti, su esperienze vicine o lontane. E’ questo il tema di FotoLeggendo 2013, la rassegna di fotografia che porta in diversi spazi di Roma il linguaggio visivo più contemporaneo. A partire dal 10 ottobre si apre la nona edizione del festival, che di anno in anno si è affermato nel panorama artistico nazionale grazie alla molteplicità dei temi affrontati, ma anche all’offerta didattica. Oltre a tantissime mostre ed esposizioni infatti, FotoLeggendo vuol dire anche incontri, letture portfolio, appuntamenti con insegnanti e fotografi pluripremiati, ampio spazio ai nuovi talenti. Organizzata da Officine Fotografiche Roma, la manifestazione si inserisce nel circuito nazionale Portfolio Italia -Gran Premio Epson -organizzato dalla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.

GUARDA LE IMMAGINI IN MOSTRA

Ma veniamo al dunque: cosa offre al pubblico FotoLeggendo 2013? Attesissima l’anteprima italiana di Yakuza, reportage fotografico di inestimabile valore nel mondo della mafia giapponese, un progetto di Anton Kusters coadiuvato del fratello Malik. Per due anni, il fotografo belga ha seguito una famiglia della Yakuza, dopo aver negoziato con loro per dieci mesi prima di avere il permesso di ritrarli. La mostra inaugura il 10 ottobre presso Officine Fotografiche.

Dall’11 ottobre l’Istituto Superiore Antincendi – ISA ospiterà una collettiva composta di diverse mostre. C’è #hashtag, a cura di Lina Pallotta e Adele Sarno, che ha come soggetto la fotografia e i social network. La Riunione, un viaggio nel mondo del pugilato attraverso la lente di Sergio Sabelli. Morten Andersen mette in luce la night life cruda e desolata di Oslo in Black and Blue. C’è poi Asankojo di Martina Cirese che ha seguito Asan, nomade e fuggitivo. Forgotten Memories, di Giovanni Cocco, un reportage sul ‘genocidio culturale’ del Kosovo, terra saccheggiata dei suoi tesoti artistici e architettonici. E ancora The Visible Mountain, Sarajevo (2010-2011) di Camilla De Maffei, che ha come soggetto il monte Trebevic, fulcro storico-sociale nelle vicende della città. Chiloé-La Cruz del Sur, racconto di vite ai confini del mondo nell’arcipelago cileno, un reportage di sette anni della fotografa Brigitte Grignet. In esposizione anche il lavoro già insignito del successo internazionale del fotoreporter Robin Hammond, Zimbawe: Your Wounds Will Be Named Silence, sulla generazione perduta dei giovani che abitano lo Zimbawe. Le mostre continuano con The Truth About The Moon Landing di Thomas Herbrich, un lavoro che ricostruisce con ironia la teoria del complotto che riguarda l’allunaggio. Rafal Milach, In The Car With R, racconta invece il viaggio sulla Route 1, la strada che circumnaviga l’Islanda. Un Giardino su Misura di Giuseppe Moccia, interessante progetto sugli orti spontanei di Mirafiori. La spinosa questione dell’acqua e delle riserve idriche in Turchia è il soggetto di Turkish Blue Gold di Tommaso Protti. Salvatore Santoro con Saluti Da Pinetamare, ci porta a conoscere la zona della Domitiana, antica strada sulla costa casertana oggi terreno fertile della Camorra. Le mostre che hanno vinto il Premio Tabò 2013 sono di Oliviero Fermariello, una riflessione-documentazione sulla Chiesa con Ab Aeterno, e Graziano Panfili con Sono tra noi, suggestivo viaggio alla scoperta dei ‘segnali’ di ignote presenze.

Il programma propone ancora mostre negli spazi della b>Gallery Cafè (The National Womb Baby boom in Nagorno Karabakh), dell’Istituto Superiore di  Fotografia e Comunicazione Integrata (Italia A Piedi, di Marcello Fauci), di 10b photography (Chernobyl Legacy Paul Fusco / Magnum Photos), s.t. foto libreria galleria (Dario Ignani 80’s Dark Portraits), cui si aggiunge una mostra a cura di Camera Oscura presso il Cinema Palazzo (Photo attack / atti di fotografia).