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Queer Lion 2013: i film in concorso

La sigla e i film che ambiscono al ‘Leone queer 2013’, sezione dedicata alle tematiche LGBT della Mostra del Cinema di Venezia

Via Castellana Bandiera

Si ode sempre più forte il rullo di tamburi che precede l’alzata del sipario sulla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, giunta quest’anno alla 70esima edizione, e già si comincia a profilare la silhouette di quella che sarà la sezione dedicata al cinema queer di quest’anno. Il ‘Queer Lion’, il leoncino d’oro per il miglior film a tematica LGBT, ha già diversi pretendenti, e verrà assegnato quest’anno per la settima volta. Era il 2003 quando si affacciò l’idea di consegnare un premio specifico per il cinema gay, come d’altronde si faceva già al Festival di Berlino (con la consegna del Teddy Award, l’orsetto), abbracciata dall’allora direttore della Mostra del Cinema Moritz de Hadeln. Ma l’avvicendamento alla direzione rallentò il progetto in gestazione, che vide la luce solo a partire dal 2007.

Appena resa nota la sigla di questo segmento di concorso: si tratta del videoclip del regista veneziano Daniele Sartori, e gioca sulla definizione di genere. Protagonisti una drag queen (Kelly Minogue), un ballerino di hip hop – breakdance (Tiziano Longu) e la Venere di Milo. 

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Per quanto riguarda i film in concorso che ambiscono al premio collaterale, fin’ora ne sono stati resi noti sette, presentati dal direttore Alberto Barbera. Tra gli italiani, la prima prova cinematografica di Emma Dante, regista teatrale da sempre sensibile alle tematiche di genere, che si cimenta dietro la macchina da presa ma anche davanti. È difatti regista ma anche attrice di ‘Via Castellana Bandiera’,  un ‘western al femminile’ che ha per protagonista una coppia lesbica, interpretata da Emma Dante e Alba Rohrwacher. In concorso anche ‘Tom à la ferme’, una storia drammatica e delicata su un uomo che perde il proprio compagno per scoprire solo in seguito che i genitori di lui non sapevano nulla del loro amore e tantomeno dell’orientamento sessuale del figlio. La pellicola è tratto da una pièce teatrale (di Michel Marc Bouchard ) ed è diretta dal giovanissimo regista canadese Xavier Dolan, appena 24enne.

Una storia che farà discutere, e sicuramente scandalizzerà qualcuno, ma se è frutto della regia di Bruce Labruce non c’è da sorprendersi: ‘Gerontophilia’ è la pellicola in programma per le ‘Giornate degli autori’ del regista-culto del cinema omosessuale (autore di numerosi film queercore e porno gay). La storia parla dell’amore tra un diciottenne e un ottuagenario, ricoverato in una casa di riposo. Molto atteso ‘Kill your Darlings’ del regista John Krokidas, che porta sullo schermo una vicenda collegata ai poeti della beat generations come Allen Ginsberg, interpretato da Daniel Radcliffe (sì, proprio lui, l’ex maghetto ‘Harry Potter’).

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Sarà presentato come evento speciale ‘Julia’, progetto della fotografa e regista J. Jackie Baier, che ha vissuto notte e giorno per dieci anni con la transessuale Julia K. Ancora, ‘May in the Summer’ di Cherien Dabis, regista e attrice: uno spaccato tra Oriente e Occidente e una donna che, organizzando il suo matrimonio, rimette in discussione tutta la sua esistenza. Importante esordio alla regia del primo scrittore marocchino ad aver dichiarato pubblicamente la sua omosessualità in un paese dove è reato, Abdellah Taïa, che porta alla Settimana della Critica il film ‘L’Armée du salut’.

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