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Torino, capitale del gusto

La città sabauda farà da cornice al Salone del Gusto, l’imperdibile appuntamento tra gastronomia e cultura

Torino, tramonto, sera, mole antoneliana
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L’evento si presenta prima di tutto come un mercato del cibo, un luogo d’incontro dove si praticano l’economia e lo scambio, integrati da dosi massicce di cultura gastronomica e di consapevolezza etica e sociale. Ma è anche un modello di mercato, che mette in scena per cinque giorni, all’interno dei padiglioni di Lingotto Fiere, le forze positive del cibo buono, pulito e giusto, nonchè la filosofia di Slow Food.

Dal 2012 Salone del Gusto e Terra Madre sono una cosa sola: un unico grande evento che completa un percorso tracciato sin dal 2004, l’anno in cui è nata Terra Madre (la rete mondiale tra le comunità del cibo), e, insieme, raccontano la straordinaria diversità agroalimentare di ogni continente, dando voce a chi coltiva, alleva e trasforma i suoi prodotti.

Come sempre è Carlo Petrini, presidente di Slow Food, ad aprire ufficialmente le danze dell’evento più importante dedicato alla prima causa di benessere, il cibo: “Dieci edizioni del Salone e dieci anni di Terra Madre. Certo, se ripenso al 1996, era proprio un altro mondo!“, esordisce presentando il programma del Salone del Gusto e Terra Madre 2014. L’evento animerà, infatti, il Lingotto Fiere di Torino dal 23 al 27 ottobre.

L’appuntamento, di caratura internazionale, è organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. “Ma non dimentichiamoci che le tematiche al centro dell’Expo sono nate qui, all’epoca non c’era coscienza che dietro il lavoro umile di pescatori, contadini e artigiani ci fosse l’elemento chiave per l’economia reale e per la storia del mondo. Passo dopo passo siamo riusciti a consolidare e traghettare il Salone fuori dalla gastronomia classica, sancendo questo cambio di rotta con la nascita di Terra Madre. Avevamo capito che questo sistema alimentare è malato”, denuncia Petrini.

Sarà un’opportunità per comprendere a fondo il magico mondo che vive dietro l’alimentazione e la nutrizione, ma sarà anche un’occasione per concentrare l’attenzione dei consumatori sulla salvaguardia della biodiversità, purtroppo sempre più a rischio. Un esempio su tutti: nel mondo ci sono oltre 30.000 piante commestibili, ma solo 30 forniscono il 90% del nostro fabbisogno energetico. A farci riflettere sarà Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, che invita: “Portate il prodotto che volete salvare a Torino, sarà il prossimo passeggero dell’Arca del Gusto, il progetto di Slow Food che segnala i cibi in via di estinzione”.

Altro tema fondamentale dell’edizione 2014 sarà l’agricoltura familiare, a cui la Fao ha dedicato tutti gli appuntamenti di questo nuovo anno. “Questo tipo di agricoltura dà l’opportunità di incentivare le economie locali e la sostenibilità delle comunità, restituendo il ruolo centrale al contadino, troppo spesso messo da parte da una meccanizzazione e industrializzazione eccessiva“, conclude Pascale.

Questi temi verranno declinati in tutta un’altra serie di argomenti come: la lotta alla fame, alla malnutrizione ed alla cattiva alimentazione, ed il sostegno dell’educazione alimentare, del rapporto tra cibo e ambiente e del rispetto dei territori e delle tradizioni.

Ma non solo, la grande novità del programma è rappresentata dal padiglione 5 del Lingotto, interamente dedicato alla didattica ed all’educazione del gusto: l’area Slow Food Educa, destinata a tutta la famiglia. Al debutto, inoltre, “Scuola di Cucina”, dove sarà possibile seguire la nascita di un piatto, “La Fucina di Pane e Pizza”, la quale coinvolgerà i maestri panettieri e pizzaioli dei corsi di Alto Apprendistato dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, e “l’areaMixology”, che si occuperà di diffondere l’arte e la cultura dei cocktail.

Per maggiori informazioni cliccare su www.salonedelgusto.it