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Matrimonio, benessere per gli uomini

Il rapporto coniugale ha più effetti positivi sulla salute dei mariti che su quella delle mogli. Meno rischi di malattie cardiache e respiratorie. Gli studi

Matrimonio, nozze
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Lasciate perdere l’immagine di “gabbia” o di “cappio al collo” che viene in mente parlando di matrimonio. Riguardo al rapporto coniugale, molte paure sono infondate.

 
Il matrimonio è fonte di salute. Numerose ricerche in passato hanno messo in evidenza come le coppie sposate tendano a vivere più a lungo, ma ora c’è di più: secondo uno studio condotto dalla University College London, dal London School of Economics e dal London School of Hygiene and Tropical Medicine, a beneficiare del “sì per tutta la vita” sarebbero soltanto gli uomini
 
“Le donne raramente ne traggono benefici”, afferma il dottor George Ploubidis del UCL Institute of Education. Lo studio è stato effettuato su un campione di più di 10mila persone, originarie dell’Inghilterra, Scozia e Galles e nate nella stessa settimana della primavera del 1958. I ricercatori hanno osservato che i non sposati e i single erano maggiormente a rischio di soffrire di problemi respiratori, rispetto ai single o ai non sposati. Il rischio di soffrire di malattie cardiache era più alto del 14% nella popolazione maschile single rispetto a quella femminile single.

 
Le donne non sposate hanno poi mostrato di avere le stesse chance di quelle sposate di sviluppare la cosiddetta “sindrome metabolica”, una combinazione di diabete, pressione alta e obesità. Nulla cambia per loro, dunque, se c’è la fede al dito oppure no. “Non sposarsi e non andare a vivere insieme è meno dannoso per le donne, rispetto agli uomini”, afferma il dottor Ploubidis.
 
Una vero e proprio rimedio per gli uomini che sapendo di avere una situazione stabile a casa, una moglie che si occupi della famiglia, sarebbero più tranquilli nell’affrontare la vita quotidiana e dunque meno portati ad ammalarsi. Ma cosa succede allora con il divorzio? Secondo i ricercatori l’impatto non sarebbe così pericoloso né sulla salute dei maschi né su quella delle femmine: si ripristinerebbe la situazione “di partenza”: quella prima della separazione, quando ancora la “cura del matrimonio” aveva modo di fare il suo effetto.

 
Nel caso in cui si capisca che il matrimonio è in crisi, bisognerebbe fare di tutto per accertarsi se la separazione sia davvero l’unica soluzione ai problemi, e nel processo di separazione focalizzarsi sul presente e sul futuro. Se si hanno dei figli è necessario tenere sempre in mente il loro benessere. Questo pensiero allontana l’aggressività risvegliando in noi il genitore responsabile. Se la separazione rimane l’unica via da percorrere, l’atteggiamento civile è di sicuro quello più consigliabile.
 

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