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Quando il sesso non va più

Matrimoni, convivenza e figli sono da sempre considerate le cause principali del calo, ma è veramente così?

Sesso, amore
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All’inizio le performance sessuali sfiorano la passione e il desiderio alla Cinquanta sfumature di grigio, poi dopo un po’ il desiderio si abbassa. Si sa, è normale. Ma per quanto tempo può ardere la fiamma dell’amore? A rivelarlo uno studio dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera, che ha approfondito come la soddisfazione sessuale cambi nel tempo e, soprattutto, con l’evolversi della relazione. Il team ha valutato i dati di 3mila persone in famiglia, concentrandosi su eterosessuali di età compresa tra 25 e 41.


 
Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Archives of Sexual Behavior’, ha rilevato che la soddisfazione sessuale aumenta nel primo anno di un rapporto, per poi declinare man mano. Già, solo un anno. Nella speranza che il rinomato machismo italiano aiuti a “battere” i cugini tedeschi. Lo studio non è riuscita però a dimostrare alcun legame con lo status della coppia, se in convivenza o in matrimonio, al contrario di quanto studi precedenti avevano fatto. E neanche i bambini possono essere accusati di questo disagio: al contrario sono i disaccordi interni la principale causa del calo. Dopo un anno, secondo gli esperti, si smetterebbe di studiare forme e modi per appagare al meglio il/la compagno/a, rendendo il rapporto più meccanico.