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La doccia fa bene anche alla mente

Sembra essere il luogo dove le persone concepiscono le idee più geniali: ecco perché

Fare la doccia
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Se avete la sensazione che a volte le idee migliori vi vengano sotto la doccia sappiate che la vostra impressione è corretta, affermano alcuni studi. Fare la doccia è uno dei migliori stimoli per avere pensieri costruttivi e intuizioni geniali, e lo pensano alcuni dei più importanti studiosi e ricercatori che hanno partecipato al summit online ‘The Peak Work Performance’, in cui 26 tra i più importanti esperti di produttività hanno confrontato le proprie idee. 
 
Il summit è nato da un’idea (forse sotto la doccia) di Ron Friedman, psicologo che da anni si concentra sul tema della produttività e della motivazione, e in particolare uno dei partecipanti, Scott Barry Kaufman – scienziato cognitivo – ha esposto il suo studio ‘Wired to Create’. In esso si prendono in analisi i luoghi, anche strani, dove le persone hanno le ‘illuminazioni’ più geniali, e secondo i suoi dati ben il 72% delle persone mettono a frutto la loro creatività e il loro ingegno nella doccia. 
 
La doccia supera ampiamente il luogo di lavoro come ambiente ‘creativo’, e questo avviene perché, secondo Kaufman, la mente si trova a vagare in un ambiente rilassante, solitario, dove nessuno può interferire o giudicare. Nella doccia la creatività è libera di prendere qualsiasi strada voglia, in una sorta di flusso di coscienza, di sogno ad occhi aperti, che a volte può non portare a nulla, ma molte altre finisce per spianare la strada ad un’intuizione geniale. Inoltre durante la doccia ci si rilassa, si prende contatto con il proprio corpo, le proprie esigenze, si dà più ascolto alle sensazioni, senza contare il fatto che si è lontani da telefoni cellulari, computer e qualsiasi altra ingerenza esterna. Ci si concentra, ma liberamente, senza la pressione che invece si sente in un ambiente di lavoro, o in generale di fronte agli altri, perché non si parla solo di idee produttive ma anche di intuizioni che possono migliorare la propria vita, le relazioni.
 
Questo vale in particolare per le persone introverse, che magari di fronte agli altri faticano ad esprimersi o si fanno facilmente distrarre dalle opinioni degli altri, ma accade anche a chi è estroverso, perché sotto la doccia non ha altre figure a cui riferirsi che possono alterare il suo modo di fare. L’assenza di stimoli esterni permette di visualizzare immagini in modo migliore, ma in un contesto che è simile a quello meditativo, cioè astratto da tutto quello che ci circonda. C’è chi ha capito chiaramente il potenziale di una doccia, e, afferma lo studio di Kaufman, la utilizza appositamente per farsi venire idee (in particolare tra i 18 e i 35 anni). 

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