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Refugee Hotel, la prima notte in una nuova terra

La mostra fotografica di Gabriele Stabile racconta il difficile inserimento dei rifugiati negli Stati Uniti

Mostra fotografica
Gabriele Stabile

Il Museo di Roma in Trastevere continua la programmazione estiva dedicata a tematiche sociali e soprattutto al destino di quelle persone spesso ‘invisibili’: in parallelo alla mostra di Sheila McKinnon sulle donne, un altro lavoro fotografico racconta gli uomini, le donne, le famiglie dei rifugiati di tutto il mondo accolti negli Stati Uniti. ‘Refugee Hotel’ è il titolo della mostra di Gabriele Stabile in esposizione presso il museo capitolino fino al 28 settembre, a cura di Silvana Bonfili e promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Refugee Hotel, prodotta da Gabriele Stabile col supporto di CESURA, presenta 50 scatti realizzati dal 2006 al 2012, che compongono il racconto dei rifugiati appena sbarcati negli Stati Uniti, dove trascorrono la prima notte in un motel accanto all’aeroporto. Le immagini illustrano con delicatezza il sentimento di isolamento, di smarrimento, lo sradicamento di persone che, oltre a dover vivere e rielaborare i propri traumi, dovranno re-imparare a vivere in una società lontana anni luce dalla loro. Convivendo con la nostalgia e la memoria delle proprie origini, impareranno a parlare una nuova lingua, ad adattarsi a nuove regole di convivenza sociale, ad adeguarsi ad una cultura estremamente diversa dalla loro.

Rifugiati cubani, africani, asiatici, mediorientali: ogni anno decine di migliaia di loro vengono ammessi negli Stati Uniti per sfuggire a persecuzioni politiche, religiose, sessuali o etniche. Per sei anni, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni e altri importanti gruppi umanitari, Stabile ha ritratto il momento cruciale del loro ingresso oltre il confine americano, ma anche alcuni momenti del loro inserimento, una volta trasferiti in piccole realtà di provincia come Fargo, Charlottesville, Erie, Amarillo. Periferie urbane in cui il senso di alienazione continua ad esistere imperterrito.

La mostra, già presentata con successo di pubblico e critica, nel settembre 2013 a New York, dal Bronx Documentary Center, è accompagnata da un volume, pubblicato da McSweeney’s (San Francisco, 2013) che raccoglie fotografie, testimonianze in prima persona e una guida al processo di reinserimento negli Stati Uniti. Alla luce dei flussi migratori sulle coste italiane, Refugee Hotel diventa un ottimo spunto per riflettere sulla politica dell’accoglienza.

REFUGEE HOTEL
Fino al 28 settembre 2014
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1B
Dal martedì alla domenica 10.00-20.00

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