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Hollywood Costume: il design del cinema

Una mostra appena inaugurata al Victoria and Albert Museum di Londra celebra la storia del costume dei film più famosi

Kate Winslet in Titanic

I vestiti non sono mai una frivolezza, significano sempre qualcosa” –  James Laver (1899–1975), primo curatore della collezione teatrale del V&A Museum.

I costumi dei film non sono mai semplici vestiti, ma il frutto di un lavoro complesso di ricostruzione o creazione dell’immaginario. Sono fatti di materia fragile anche se hanno corpo e contribuiscono in maniera fondamentale a fissare e stabilire il successo di un film nella mente dello spettatore. Chi ha dimenticato i favolosi outfit novecenteschi di Kate Winslet in “Titanic”, o i rasta e la bandana di Johnny Depp in “Pirati dei Caraibi”? Chi crea e inventa i costumi, i costume designer, è una figura a metà tra lo studioso, lo storico e l’antropologo. Forse il paragone più calzante è quello con uno scienziato pazzo creatore di forme e incubi. “Hollywood Costume”, dal 20 ottobre 2012 fino al 27 gennaio 2013, è una mostra che cerca di fare luce su questo complicato e lungo processo di creazione, cercando di inquadrare anche l’evolversi del meccanismo produttivo nel quale sono inseriti i costume designer.  L’esposizione include i 100 costumi più famosi e iconici provenienti dal secolo filmico che va dal 1912 al 2012. Da Charlie Chaplin ad "Avatar", mentre tre percorsi tematici all’interno della mostra, identificano tre momenti diversi della realizzazione dei costumi di scena.

Act 1, Deconstruction, si snoda attraverso l’immedesimazione nei panni dei costume designer attraverso la ricostruzione del processo creativo. Qualsiasi sia il genere il costumista comincia con un lavoro di ricerca. Sono per esempio forniti alcuni esempi del lavoro su film come “Fight Club” (Costume Designer Michael Kaplan, 1999), “Marie Antoinette” (2006, Costume Designer Milena Canonero) e Shakespeare in Love” (1998, Costume Designer Sandy Powell). Act 2, Dialogue, prende in esame il lavoro di interazione tra il costumista e il team creativo del film. Questa sezione è accompagnata dalle testimonianze tratte da “Art of Becoming”, testimonianza video di due case studies raccontati da Robert De Niro and Meryl Streep. Entrambi gli attori, ricordati e apprezzati per le loro doti da trasformisti, discuteranno il ruolo dei costumi nel processo di costruzione del personaggio. Per De Niro è presente all’interno dell’esposizione la famosa e inconfondibile mantella-accappatoio leopardata che teneva sulle spalle danzando sul ring in "Toro scatenato" (1980). Infine Act 3, Finale, celebra i personaggi della storia del cinema più amati. Un’occasione unica per vedere da vicino gli abiti che hanno fatto la storia, per una volta senza l’ostacolo dello schermo bianco.  

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