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Valencia. Quattro passi nel Terzo Millennio

Non c’è ombra sul risveglio culturale e artisitico che sta vivendo Valencia da qualche anno, dando filo da torcere a Barcellona riguardo al primato della città spagnola più vivace.

Valencia
Courtesy of ©TurisValencia

Balcone sulle Baleari e città glamour orgoglio della “Comunitat Valenciana”, regala archittetture avveniristiche e un centro storico pieno di palme. Non c’è ombra sul risveglio culturale e artisitico che sta vivendo Valencia da qualche anno a questa parte dando del filo da torcere a Barcellona riguardo al primato della città spagnola più vivace, inoltre, il WTO – World Tourism Organization ha conferito recentemente a Valencia il premio ‘Ulysses’ per la sua innovativa politica turistica.

La nueva Valencia ha iniziato la sua trasformazione quasi dieci anni fa e ha raggiunto il suo culmine con il turbinio dell’America’s Cup l’estate scorsa.  Ora si ricomincia, e la città riparte di slancio per stupirci ancora per esempio con il Festival del Mediterraneo (dal 24 maggio al 16 giugno 2008), le sue opere e musei d’avangurdia e un litorale con lunghissime spiagge di sabbia fina dal sapore mediterraneo.

Nonostante la sua storia, Valencia è modernità e il primo approccio con la città non può non essere la straordinaria Ciudad de Las Artes y la Ciencias, tra giochi d’acqua e giardini, frutto della fantasia di Santiago Calatrava e Felix Candela: un grande complesso cultarale dove si scopre l’arte, la musica e la scienza. Spicca l’Hemisferic, con il suo cinema planetario e il tecnologico Museo delle Scienze, il Parco Oceanografico (dedicato al mondo sottomarino) e l’Umbracle, una serra dove si può passeggiare tra le piante tropicali, per poi arrivare al culmine al Palau de les Arts, uno dei più grandi teatri musicali d’Europa.

L’itinerario del terzo Millennio, da fare rigorosamente a piedi, conduce  anche al Palau de la Musica, recinto con vetrate di grande originalità che si affaccia sui giardini del Turia, polmone verde della città. I giardini percorrono ed abbracciano Valencia e sono attraversati da numerosi ponti di archittettura classica, moderna e contemporanea, da non perdere anche il parco de Cabecera che ricrea il paesaggio origianale del fiume Turia.

Laciando la modernità attraverso le porte medievali Torres de Quart e Torres de Serranos, ci si affaccia nella zona antica tra Calle de Roteros, plaza de la Reina e plaza del Carmen. Lungo il cammino si incontra la Borsa dei Mercanti, capolavoro del Gotico Spagnolo (Patrimonio Unesco), e la cattedrale dai tratti rinascimentali e barocchi. Maestose le facciate borghesi della Gran Via, vivacissimo il Mercado Central, edificio modernista con oltre 8.000 mq di superficie e più di 1000 punti vendita dove si mescolano centinaia di aromi. Odori che poi si fonderanno nella tipica paella valenciana, indiscusso piatto rinomato della città.

Valencia pullula di ristoranti , ce ne sono più di 1.500 dedicati non solo alla paella, ma anche alla cucina creativa, nuova tendenza della regione valenciana, non mancano anche i piatti di riso al forno o “a Banda” o a “i Pebre”, tapas e vini. Sarebbe un peccato lasciare la città senza aver gustato l’orzata più famosa di Spagna all’Horchateria El Siglo (in Calle Ramos) e aver passato la serata nella Plaza de Toros, all’ultimo piano dell’arena dove prende vita nella notte un locale trendy per bere qualcosa o guardare la città dall’alto a ritmo di musica.

Informazioni
www.turisvalencia.es