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Cucinare a impatto zero

Lisa Canali è una chef davvero particolare, che cucina in modo strettamente eco, utilizzando gli scarti e metodi di cottura originali

Basilico

Mettete un uovo in lavastoviglie e servitelo a colazione: suona strano, eppure il risultato è garantito. Parola di Lisa Canali, alias Lisca, autrice del blog Ecocucina e di diversi libri su come diventare chef a impatto zero. Interessantissima la sua missione, inoppugnabili le sue motivazioni. Lisa Canali è un’amante della cucina, e una studiosa dell’ambiente, e da questi due aspetti della sua formazione è nato un progetto che poco a poco ha avuto successo, fino a vantare pubblicazioni all’estero. Dalla semplice curiosità di una cuoca per passione con una vena decisamente green, è nata la voglia di sperimentare.

Tutto inizia prestando particolare attenzione a cosa si mette nel carrello del supermercato, iniziando pian piano ad eliminare il più possibile tutti quegli alimenti avvolti in inquinanti imballaggi. Poi Lisa è passata allo step successivo, ovvero realizzare quanti scarti del cibo stesso colmassero la spazzatura, cominciando ad informarsi, presso esperti di nutrizione, chef e amici, sulla loro commestibilità e possibilità di utilizzo. Ecocucina nasce insomma da ciò che gli altri scartano, mentre con queste ricette diventano ingredienti unici: foglie, gambi, torsoli, baccelli, bucce sono spesso assolutamente commestibili, nutrienti e saporiti, solo che non sappiamo come prepararli. La cucina eco-friendly non crea nessun tipo di spreco, riutilizza tutto, davvero tutto. L’autoproduzione è un ingrediente fondamentale del cucinare ad impatto zero: sul blog di Lisa trovate ricette sulla preparazione di latte di soya, kefir, lievito madre, focacce e pani di ogni genere.

Uno degli aspetti più curiosi delle ricette-limita-sprechi è l’utilizzo di risorse poco comuni, come la lavastoviglie. Sì, avete letto bene, Lisa utilizza la lavastoviglie per cuocere cibi a cottura lenta, grazie al vapore che si sviluppa, chiudendoli in barattoli ben sigillati e aggiunge doli al normale lavaggio. La cottura avviene in modo ottimale, perché lenta e a temperatura costante (come consigliano gli chef nelle loro ricette più succulente), e compie due azioni in una risparmiando notevolmente energia. Nelle sue ricette consiglia addirittura il tipo di lavaggio. ‘Cucinare in lavastoviglie’ è diventato anche un libro edito da Gribaudo Editore.

Oltre alle ricette, su Ecocucina troverete anche i consigli generali per cucinare a impatto zero. La scelta degli alimenti è ovviamente fondamentale, e dovrebbe ricadere sempre su prodotti a km zero, possibilmente vegetali (la produzione di carne e pesce ha un altissimo impatto ambientale) o comunque con derivati animali ridotti al minimo; ovviamente la scelta del biologico è quasi obbligatoria! Grazie alle ricette del blog potrete imparare ad utilizzare tutto ciò che solitamente si scarta – c’è addirittura una tabella con gli scarti di stagione – e un poco alla volta vi renderete conto di quanti sono gli sprechi quotidiani che si potrebbero evitare.

Spalancate le porte della cucina sostenibile cliccando su http://cucinaeco.wordpress.com/

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