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Pino Daniele, una giornata in suo ricordo

Il 19 marzo avrebbe compiuto 60 anni. La città di Napoli lo ricorda con eventi e concerti. E Stile.it lo omaggia

Cantante napoletano
LaPresse

Il 19 marzo avrebbe compiuto 60 anni, e invece se ne è andato poco più di 2 mesi fa, lasciando un vuoto immenso nel panorama della musica italiana e internazionale. Stiamo parlando di Pino Daniele, uno dei più grandi interpreti del nostro tempo, colto da morte improvvisa non prima di aver compiuto un ultimo, indimenticabile tour, il revival di ‘Nero a metà’, uno dei momenti più alti nella sua carriera e forse dell’intera storia musicale italiana. L’album del 1980 infatti compare nella classifica dei 100 album italiani più belli di ogni tempo stilata nel 2012 dalla rivista Rolling Stone Italia, ed è probabilmente quello che più di tutti ha decretato l’exploit del cantautore napoletano.

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In quell’anno Pino Daniele aprì il mitico concerto di Bob Marly a San Siro, ma già da diversi anni la musica era diventata il suo mondo. Il circuito del cantautorato napoletano lo aveva accolto già intorno al 1975, e di lì a poco gli permise di conoscere James Senese, sassofonista con il quale Daniele creerà un sodalizio indissolubile. Nel ’77 arriva il disco d’esordio Terra mia, nel quale Pino Daniele, solo diciottenne, include ‘Napul’è’, che diventerà un vero manifesto per il musicista e per la sua città. Ma non basterebbe un articolo a seguire in ordine cronologico una vita di successi, di collaborazioni, di innovazione – perché si può dire che Pino Daniele non fu solo interprete, egli creò un genere musicale a cavallo tra blues, jazz, soul, funky e tarantella, un genere che lui stesso definiva ‘tarumbò’.

Pino Daniele è stato un grande autore, chitarrista, cantante, ma soprattutto il protagonista di una vera rivoluzione culturale, riuscendo a portare Napoli al centro di una scena che negli anni ’80 non era propriamente italiana. Con la sua voce inconfondibile, i testi colti e ironici, l’abilità di chitarrista e dei musicisti di cui si circondava riuscì ad innalzare il blues italiano al livello dei capolavori internazionali. Si affacciò anche al mondo del cinema grazie all’amicizia fraterna con Massimo Troisi, per il quale compose le musiche dei primi tre film, raggiungendo l’apice con ‘Quando’ (che chiudeva ‘Pensavo fosse amore e invece era un calesse’). La sua morte è stata una perdita incommensurabile per la scena musicale italiana e internazionale, e la fortissima risposta emotiva alla sua scomparsa, soprattutto nella sua Napoli, conferma l’ammirazione e l’amore che la gente nutriva per un musicista-star internazionale ma per sempre simbolo della sua terra d’origine.

In occasione di quello che sarebbe stato il suo sessantesimo compleanno, si terrà un concerto presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare dal titolo ‘Je sto vicino a te’: il biglietti sono andati tutti esauriti in 6 minuti. Nella giornata del 19 inoltre, il sindaco De Magistris consegnerà ai familiari del grande artista i libri con le migliaia di dediche raccolte nei giorni in cui le ceneri di Pino sono state esposte nel Castello della Città (alle 11 al Maschio Angioino). La cerimonia prevede anche la consegna di una targa con la medaglia della città al più piccolo dei figli di Pino Daniele. Alle 12,30 sarà il momento del flash mob, in cui tutti sono chiamati a partecipare portando uno strumento musicale per cantare tutti insieme ‘Je sto vicino a te’.