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Chi è Amal, la donna dei sogni di George

Bellissima, colta, impegnata, di successo. La futura signora Clooney risplende di luce propria

Matrimonio Clooney
LaPresse

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A due giorni dalle nozze dell’anno (ex-aequo con quelle di Angelina Jolie e Brad Pitt, naturalmente), impazza il gossip su qualsiasi fronte: il matrimonio tra George Clooney e Amal Alamuddin sta accendendo la fantasia di tutto il mondo. L’avvocatessa libanese ha impalmato lo scapolo d’oro di Hollywood, l’uomo più volte definito ‘più sexy del mondo’ e risaputamene restio alle nozze, lasciandosi alle spalle una scia di ex deluse. Eppure la nostra sensazione è che il colpaccio lo abbia fatto lui, più che lei. Non che George Clooney sia affare da poco, sicuramente sposarlo le aprirà un bel po’ di porte e ganrantirà una certa garanzia di benestare eterno, oltre all’invidia di una buona parte del genere umano per un marito che chiamare affascinante è riduttivo.

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Ma lei, Amal, è veramente ‘tanto’: è bella, di una bellezza calda che profuma di Mediterraneo, è disinvolta e sciolta, senza artifici e pose compite, ha stile da vendere, ma soprattutto ha costruito una carriera negli anni che le rende onore e che ne conferma una spiccatissima cultura, una grande intelligenza, un’eccellente dialettica nonché una notevole sensibilità verso certe tematiche. Amal Alamuddin è uno degli avvocati più apprezzati al mondo nel campo dei diritti umani: non è solo ‘bella’, non è una semi-attrice, non è una soubrette, non è una donna che sta sotto i riflettori particolarmente volentieri, il suo faccino e le sua gambe non arrivano prima della sua testa, come, ammettiamolo, accadeva a diverse ex di Clooney. Non ha rilasciato ancora una singola intervista, e l’unico modo di sentire la sua voce è guardare qualche video in cui si parla di diritti umani o cause internazionali.

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Tra le grandi battaglie che Amal Alamuddin ha combattuto, c’è il processo a Yulia Tymoshenko, l’ex primo ministro dell’Ucraina, e quello a Julian Assange, fondatore di Wikileaks, assistito nella sua battaglia anti-estradizione. Di recente l’ONU le aveva proposto di mettersi a capo di una commissione d’inchiesta su Gaza, ma lei ha dovuto rifiutare a causa dei numerosi impegni, pur sottolineando la sua indignazione per la condizione dei palestinesi nella tristemente nota striscia e la convinzione che sia necessario indagare sui crimini commessi a danno dei civili. George, che da anni non manca di esprimere le sue posizioni su tematiche politiche e che è impegnato in prima persona in cause umanitarie (quella del Darfur in particolare), probabilmente è capitolato definitivamente incontrando una donna non solo affascinante, colta e intelligente, ma anche attivista.

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E’ proprio ad un evento socialmente impegnato (una conferenza relativa ai Nobel per la Pace) che Clooney ha conosciuto l’avvocatessa libanese – è nata a Beirut nel 1978 ma è cresciuta in Gran Bretagna – e pare che l’attore abbia immediatamente perso la testa per lei. Amal inizialmente avrebbe opposto qualche resistenza, negando il suo numero e ignorando le numerose mail che lui le mandava. Ma com’è facile immaginare, ad un certo punto l’avvocatessa ha ceduto e in meno di un anno eccoli convolare a nozze, a Venezia, il 27 settembre. C’è anche chi vocifera che sia già in dolce attesa. Chi vocifera che i genitori di lei siano contrari alle nozze. C’è chi vocifera che lui la stia ‘usando’ come trampolino di lancio per una futura carriera politica, e che tutte le fidanzate di Clooney siano scelte a tavolino con tanto di contratto. Futili insinuazioni per ravvivare il gossip o grigia verità dietro un mondo tutto rose e fiori? A noi piace pensare che in un mondo tutto cipria e riflettori sia stata una donna studiosa e impegnata a conquistare lo scapolo più ambito.