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Il momento d’oro di Vittoria Puccini

Dal film con Ozpetek, alle riprese di “Acciaio”, fino alla misiserie “Altri tempi”, Vittoria Puccini vive un periodo di grandi soddisfazioni

Vittoria Puccini 2011
La Presse

È davvero un bel momento per Vittoria Puccini. La ragazza diventata celebre con Elisa di Rivombrosa è infatti divisa tra diversi ruoli, sul grande schermo come in televisione: al cinema la troviamo con “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek e la vedremo in “Acciaio”, il film di Stefano Mordini tratto dal libro di Silvia Avallone sull’abolizione delle case chiuse. Ma non finisce qui. Tra aprile e maggio la Puccini sarà anche impegnata nelle riprese per la miniserie Rai intitolata “Altri tempi” e firmata da Marco Turco.
Con lui  Vittoria Puccini ha già girato la storia di Basaglia, e nuovamente il regista ha scommesso su di lei per raccontare, questa volta, le vicende di una ragazzina che finisce per diventare una maitresse. La fiction “Altri tempi” , ambientata tra gli anni 40 e 50, racconta infatti la lotta per abolire la prostituzione legalizzata in Italia e la conseguente chiusura delle case di tolleranza a seguito delle legge Merlin.
Con “Acciaio” di Mordini, Vittoria interpreta Elena, rampante dirigente di fabbrica. E’ il racconto attraverso gli occhi di due ragazzine di quasi quattordicenni, che stanno diventando donne, di uno squarcio dell’Italia operaia di periferia, al tempo in cui sembra che la classe operaia non esista più. Toccante per la Puccini l’esperienza in fabbrica: “È stato come trovare gli angeli all’inferno – ha dichiarato l’attrice in un’intervista a Repubblica –  Una fabbrica siderurgica è l’inferno: le colate di lava, il calore. È stato uno scambio umano fortissimo. Tutta Piombino è collegata alla fabbrica: ci hanno lavorato padri, figli, nipoti. Per quanto siano provati e rischino la vita, gli operai parlano con rispetto del luogo di lavoro. Hanno una grande dignità e meritano rispetto”. Nel film interpreta infatti il ruolo di una ragazza borghese impiegata in fabbrica che s’innamora di un operaio, Michele Riondino. ” Acciaio fotografa la realtà difficile che stiamo vivendo. Sono entrata in tutti gli uffici, anche in una stanza dove c’è un calendario che indica i giorni senza incidenti sul lavoro. Si riazzera tutte le volte. Fa veramente impressione”.
Infine eccola nel film di Ozpetek “Magnifica presenza” dove appare nelle vesti di una donna raffinata e sofisticata. “Le dive dell’epoca erano creature irraggiungibili. Oggi il divismo non esiste, sai cosa mangia la tua attrice preferita, si sa tutto. Ferzan t’invita a casa per le letture poi la sceneggiatura si trasforma; il film viene fuori sul set, ha bisogno di vedere la scena. È speciale”.