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Il nuovo governo francese nel segno delle pari opportunità

Il nuovo esecutivo francese è composto da 17 donne e altrettanti uomini, un parametro lontano dalla realtà della politica italiana

Il governo di François Hollande
AP

All’indomani dell’elezione di François Hollande all’Eliseo, il concetto di pari opportunità trova piena realizzazione nel nuovo esecutivo che guiderà la Francia, presieduto da Jean-Marc Ayrault. Il nuovo governo francese, infatti, è composto da 17 donne e da altrettanti uomini, secondo la promessa che lo stesso Hollande aveva fatto in campagna elettorale, quella di inserire nel nuovo esecutivo un numero pari di uomini e donne.

In verità, i posti di maggior prestigio vanno a esponenti maschili, ma con qualche eccezione. La più importante è quello legata al Ministero della Giustizia, affidato a Christiane Taubira, 60 anni, che è stata la portavoce di Hollande durante la recente campagna elettorale.

Tra i principali nomi, quelli di Najat Vallaud-Belkacem, nominata ministro per i Diritti delle donne e portavoce del governo, Marisol Touraine, ministro degli Affari sociali e della Salute, Nicole Bricq, ministro dell’Ecologia, Aurélie Filipetti, ministro della Cultura, e Sylvia Pinel, ministro dell’artigianato, commercio e turismo.

“Nell’esprimere soddisfazione per la scelta di Hollande, auspichiamo che questo sia un parametro europeo cui attenersi in vista delle prossime elezioni politiche nel 2013 – scrive in una nota il comitato promotore ‘Se non ora quando?’ -. La politica come la vita è fatta di tempi e questo è il nostro tempo”.

“L’Italia, con una presenza delle donne nel governo ben lontana da quella espressa dal neo presidente francese, sconta un’ulteriore marginalità, non solo rispetto ai partner europei – conclude la nota -. Solo una massiccia e paritaria presenza femminile nei partiti e nelle istituzioni tutte è realmente in grado di restituire dignità e cittadinanza al nostro Paese”.