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Roberta Giarrusso racconta: “Tale e Quale Show? Una grande famiglia”

A conclusione dell’avventura interpretativa e canora per il programma di Raiuno, l’attrice palermitana fa un bilancio sull’esperienza televisiva. E racconta tutto il resto…

Roberta Giarrusso
Courtesy of © www.facebook.com/pages/Roberta-Giarrusso-FanClub
Nella vita della bell’attrice palermitana Roberta Giarrusso l’unica cosa che si trova nel cassetto è quel diploma dell’istituto tecnico industriale conseguito circa venti anni fa. I sogni no, quelli li insegue, e li sta conquistando. Dopo aver partecipato al concorso di Miss Italia 2001 e aver co-presentato Viva Miss Italia l’anno dopo, il suo primo ruolo in Carabinieri. Tant’acqua sotto i ponti da allora, e tante altre esperienze, su più fronti. L’ultima è proprio il programma di Raiuno Tale e Quale Show, con Carlo Conti, dove ha dato prova di grandi abilità, canore e interpretative. Le ho chiesto, in occasione di una serata presso il Margutta RistorArte di Roma, un bilancio sull’esperienza. Che mi ha spiegato essere stata fantastica. Peccato che nel campo amoroso non ci sia lo stesso “fervore”…
 
Allora Roberta, com’è andata la tua avventura a Tale e Quale Show?
Mi manca già tantissimo: è l’esperienza più bella ed entusiasmante che io abbia fatto in 15 anni a Roma. La più completa in assoluto sotto tanti punti di vista: da quello artistico, perché ho lavorato congiuntamente sull’imitazione, sulla recitazione,  sul canto e sul ballo. Ma anche da quello umano, perché ho avuto a che fare con colleghi, tutti gran professionisti, che si sono messi in gioco con coraggio ed entusiasmo.
 
Tra giurati e concorrenti, con chi ti sei trovata meglio e con chi peggio?
In realtà mi sono trovata benissimo con tutti.
Ok, risposta diplomatica a parte?
No, è la verità. “Tale e Quale Show” è un grandissimo contenitore, al cui interno c’è una grandissima famiglia, molto unita, che lavora tantissimo. Tutti sono importanti ai fini della trasmissione: dal trucco al parrucco, dai tecnici ai coach, dai giurati al casting. E poi Carlo Conti è una persona incredibile, che cura tutto nei minimi dettagli. E’ una macchina perfetta, e si respira un’aria da un clima davvero domestico. 
Nessun tipo di scontri?
Macché, io per carattere vado d’accordo con tutti. Non è mai successo niente che mi riguardasse in prima persona. Ovviamente, guardando indietro negli anni, degli scontri ci sono stati, ma all’interno del programma no, mai. Con i miei colleghi mi sento quasi tutti i giorni: ci mandiamo i messaggi, facciamo le serate insieme, stanno nascendo anche dei progetti. Tra tutti, i rapporti più stretti li ho costruiti con Pino Insegno, Serena Rossi, Rita Forte e Matteo Becucci.
Moda, cinema, teatro, televisione, danza, canto: ti manca la scrittura e poi hai coperto un po’ tutti i campi.
(ndr, ride) Già, devo fare la regista, scrivere un libro… (ndr, ride ancora) In realtà io ho iniziato come modella, ma ho sempre voluto fare l’attrice. Io ho studiato da attrice. “Tale e Quale Show” l’ho fatto perché volevo farlo da attrice, con un intenso studio dei personaggi, come in un film o una fiction. In questo caso c’era anche un valore aggiunto, quello dell’imitazione: mimica, facciale e anche vocale. Ho avuto la possibilità di fare undici personaggi, quindi ho imparato tantissimo. Il canto è una componente importante, ma non è l’unica.
E ora? Che progetti ci sono in ballo?
Stanno per partire alcune cose, ma al momento non ti posso dire niente. Però prossimamente riprenderò con lo spettacolo “Il marito di mio figlio”, ma stiamo aspettando i tempi burocratici.
Ma da piccola cosa sognavi “da grande”?
Di fare l’attrice, già. Ho sempre perseguito questo sogno, sin da quando avevo otto anni. Fortunatamente mia madre ha appoggiato questa mia scelta, e mi ha sostenuto nel mio trasferimento a Roma da Palermo. Altrimenti avrei seguito la carriera sportiva, perché io sono una ex pallavolista. Fino all’età di 18 anni ho giocato a pallavolo, perché dalla parte di mio padre erano tutti giocatori di serie A. Ho iniziato quando avevo 3 anni. Le scelte, quindi, erano due. Ma a livello economico pagava di più la recitazione (ndr, ride).
Il tuo primo approccio nel campo recitativo. 
Proprio in “Carabinieri”. Sono stata davvero fortunata. Dopo aver lasciato la Sicilia, ho fatto pochissimi provini. Durante la mia esperienza a “Miss Italia” (ndr, era il 2001) ho conosciuto il mio agente, che mi indirizzò su questa fiction, come protagonista di puntata. Ancora c’era l’Arcuri. E tutto questo mi portò a diventare la coprotagonista assieme alla Marcuzzi e alla Canalis. Di gavetta, in questo senso, non l’ho fatta proprio. Faceva il 30% di share, ascolti che oggi in televisione sono davvero rari. 
Famiglia, amici, amore, carriera: metti tutto in ordine, per priorità.
Non si possono mettere in confronto lavoro e famiglia: sono in ex aequo. Il lavoro ti permette di vivere, la famiglia è dove hai il cuore. Poi ci sono gli amici. 
Hai tralasciato l’amore.
Sono single, non ho frequentazioni.
Tu in passato hai parlato di tradimenti.
Sì, ma hanno scritto titoli poco carini e molto equivoci, quasi offensivi. Però sì, sono stato tradita e ho tradito, come capita nella maggior parte delle persone. Ma ero ragazzina, altri tempi.
Qual è la tua più grande paura?
Come risposta vale quella del prendere l’aereo (ndr, ride)? Ci vado sempre con il batticuore, ma per lavoro sono costretta a viaggiare spesso, quindi mi tocca gestirla in qualche maniera. Ma quella più grande è quella di perdere il mio lavoro, che in questi anni è diventato davvero precario. Ma cerco di non pensarci più di tanto, oppure rischio che si avveri (ndr, ride).

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