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Eva Riccobono ‘manichino’ contro la violenza

‘Anche io credevo fosse amore’ è il nuovo spot contro la violenza sulle donne di Fare x bene onlus. Con una testimonial coraggiosa come Valentina Pitzalis

 Spot violenza sulle donne
'Anche io pensavo fosse amore'

Una donna coraggiosa, una top model, tante griffe di moda, una onlus, un regista affermato: un team d’eccezione per il nuovo spot contro la violenza sulle donne ‘Anche io credevo fosse amore’. Protagonista una Eva Riccobono versione manichino e Valentina Pitzalis, la ragazza che tre anni fa è stata cosparsa di cherosene e data alle fiamme dal marito che cercava di lasciare. Realizzato da Fare x bene onlus per lanciare la raccolta fondi per i progetti di assistenza, accoglienza e consulenza legale e psocilogica delle vittime di abusi, e per promuovere la campagna Di Pari Passo, un percorso educativo legato all’affettività e alle differenze di genere, ma anche al bullismo e alla discriminazione in qualsiasi forma per le scuole secondarie italiane. Un obbiettivo sul lungo termine quindi, che fa il focus su un tema molto importante della violenza di genere: educare i ragazzi prima di tutto, prima che diventino adulti segnati da una visione malata dei rapporti e dell’affettività, ed educare le ragazze a ribellarsi molto, molto prima di arrivare ai limiti estremi.

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‘Anche io credevo fosse amore’ racconta in 30 secondi di una moglie ‘brava’, ‘bella, ‘buona’, ‘fedele’, un manichino dallo sguardo vacuo che viene spezzato a piacimento, perché oltre ad essere perfetta è ‘mia’. Il passaggio da questa donna patinata e irreale al volto sfigurato di Valentina Pitzalis è forte e shockante, e come uno schiaffo riporta alla realtà dei femminicidi e delle violenze domestiche. Ma il messaggio è soprattutto quello di ribellarsi prima, di non cadere nella pericolosissima trappola della pressione psicologica, del sentirsi annullate come persone, del dover corrispondere a canoni che qualcun altro impone con la forza scambiandoli per troppo amore. L’immaginario della donna perfetta sconfina nella malattia per alcuni partner ossessionati dal controllo, uomini che, come il marito di Valentina, non accettano di essere lasciati da quella che avevano eletta come la donna propria, ‘mia’.

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Lo spot è stato girato dal regista Federico Burgia, affiancato da Lorenzo Cefis. Hanno contribuito alla sua realizzazione diverse case di moda, che hanno vestito Eva di tutto punto per estremizzare il concetto della ‘donna perfetta’: gli abiti e gli accessori della protagonista-manichino sono Prada, Miu Miu, Tods e Dsquared. Il video andrà in onda dal 23 al 30 novembre, ma è già possibile vedere un’anteprima a questo link, mentre la campagna di sms solidale, al numero 45594, è attiva fino al 30 novembre: inviando un sms solidale del valore di 2 euro da cellulari personali e 2 o 5 euro con chiamata da rete fissa si contribuisce alla raccolta fondi per i progetti.