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Radicchio di Chioggia, il sapore è IGP

Una star tra i prodotti invernali, il radicchio anche chiamato la ‘rosa di Chioggia’

depurare con le verdure
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E’ uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura Veneta, e prende il nome dalla località che gli ha dato la fama: il Radicchio di Chioggia è oggi un prodotto IGP tutelato dall’omonimo Consorzio, un ortaggio prezioso delle terre sabbiose che sorgono a sud della laguna di Venezia e all’estremità orientale del Polesine. Parente stretto del blasonato radicchio di Treviso (quello di Chioggia è un incrocio tra il famoso ortaggio e l’indivia), il radicchio chioggiotto viene anche chiamato Rosa di Chioggia grazie all’aspetto di bocciolo compatto e rosso in cui si presenta.
 
Questa specie di radicchio appartiene alla famiglia delle cicorie, e come esse vanta diversi usi terapeutici: è infatti diuretico, digestivo, tonico, ricco di minerali come il potassio e il calcio, apportatore di sostanze antiossidanti e assolutamente ipocalorico. Peculiarità di questo ortaggio è la presenza di antocianine, sostanze che esercitano una funzione protettiva contro i radicali liberi e gli agenti ossidanti. Si legge sul sito del Consorzio che verosimilmente le specie cultivar di radicchio attualmente coltivate derivino da varietà botaniche introdotte in Europa intorno al XV secolo, solo nel secolo successivo diffusesi in Veneto dove hanno trovato l’habitat ideale. Selezione dopo selezione, gli ortolani locali sono riusciti ad ottenere il saporito radicchio a forma di palla rossa, coltivato inizialmente nei mesi autunnali e invernali (radicchio ‘tardivo’) ma oggi anche in versione ‘precoce’ che si raccoglie nei mesi primaverili fino a luglio.
 
Il cespo tondeggiante del Radicchio di Chioggia IGP è forse il più sapido tra i radicchi, con un sapore amarognolo e consistenza croccante, soprattutto in presenza delle nervature bianche che irradiano le foglie. È dal 2008 che questo prodotto agricolo è stato insignito del il riconoscimento europeo della Indicazione Geografica Protetta, del quale si possono fregiare solo le produzioni ottenute dal seme autoctono e che si coltivano secondo tradizione in 10 comuni che fanno capo alle provincie di Padova, Rovigo e Venezia (Chioggia, Cavarzere, Cona, Codevigo, Correzzola, Rosolina, Loreo, Porto Viro, Taglio di Po e Ariano Polesine). Questo pregiato radicchio si consuma in diversi modi, primo fra tutti crudo in insalata, ma si presta bene anche a cotture per farne risotti, condimenti per la pasta, preparazioni come torte salate, grigliato o stufato come contorno.