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Ravanello, una radice briosa a tavola

Un ortaggio che aggiunge un sapore particolare alle pietanze estive, alleato della linea e della salute

Mazzo di ravanelli
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E’ uno di quegli ortaggi spesso dimenticati, che invece avrebbe validi motivi per comparire con più frequenza sulle nostre tavole: il ravanello ha un sapore particolare che dona ai piatti il proverbiale ‘tocco in più’, e gode di proprietà benefiche che è un peccato non sfruttare. Il ravanello è diffuso in Italia sotto forma di pochissime varietà, ma la tipologia coltivata è molto ampia nei paesi asiatici: mentre da noi è solitamente di forma tonda o oblunga, rosso all’esterno e bianco all’interno, e di pochi centimetri di diametro, in Giappone, Indonesia, Cina ne esistono di neri, di bianchi, viola, verdi con la polpa rosa, a forma di carota (daikon), di dimensioni più grandi, anche enormi, che arrivano addirittura a 50 kg.

Tornando a noi, i ravanelli nostrani si raccolgono dalla fine della primavera e per tutta l’estate, anche se la coltivazione in serra ne ha esteso la reperibilità a tutto l’anno, e sono la radice (non il frutto) di una pianta erbacea chiamata raphanus sativus, tra le più adatte a venire coltivate in vaso, perfette per l’orto da balcone e adatto a molti tipi di terreno. Questa radice ingrossata è ricca di sostanze nutritive, a fronte di un apporto calorico pressoché insignificante (11 calorie per 100 grammi). Ricco di acqua (circa il 95% del peso), contiene minerali – fosforo, magnesio, ferro – vitamina C e del gruppo B, acido folico. Sin da tempi antichi è conosciuta la sua proprietà conciliante del sonno, ed in fitoterapia viene utilizzato per rilassare i muscoli e i nervi, ridurre gli stati ansiogeni. E’ un ottimo alleato del fegato in quanto depurativo, stimolante della digestione, sedativo della tosse (il succo estratto sotto forma di centrifuga è impiegato come rimedio mescolato a miele e limone), aiuta a combattere le infezioni polmonari, asma e bronchiti, ed è un rimedio naturale anticamente utilizzato contro la febbre.

Perfetto per regimi dietetici ipocalorici, il ravanello è un ottimo snack spezza-fame, che sgranocchiato a crudo può costituire un antipasto perfetto durante una dieta o semplicemente nelle giornate calde d’estate. Il suo sapore piccantino e la consistenza croccante lo rendono un elemento perfetto da pinzimonio, da intingere in olio e limone, olio e aceto balsamico, oppure in una salsa allo yogurt. Si consuma normalmente crudo in aggiunta alle insalate estive, ma può essere cotto (saltato velocemente in padella o al forno) per aggiungersi a frittate, condimento di riso o pasta fredda, alle patate, ai contorni in generale. Ottimo l’accostamento alle carni, e ai formaggi spalmabili per tartine di ispirazione nordeuropea. Forse non tutti sanno che non è solo la radice del ravanello ad essere commestibile, ma anche le sue foglie. Quando sono fresche e di un bel verde intenso sono ottime come contorno (lessate pochi minuti e condite con olio e limone), si prestano alla preparazione di zuppe ed eccellenti frittate aromatiche.