Giubbotti uomo invernali: novità e must-have 2025/26
Link affiliati
di Francesca Fontanesi
Quella delle giacche da uomo è una storia (d’amore, possiamo dirlo?) lunga e affascinante che va dall’everyday coat degli anni passati ai grandi greatcoats del XVII secolo, voluminosi capispalla indossati sopra il completo per affrontare inverni molto rigidi.
Nel corso del Novecento, i bomber militari e i parka da aviatori hanno segnato un’evoluzione fondamentale, fondendo funzionalità e design. La bella notizia è che le sfilate di febbraio e settembre hanno regalato agli appassionati di menswear una super stagione: dai cappotti oversize alle biker jackets, ogni pezzo si presta perfettamente a diventare un capo jolly anche per la vita di tutti i giorni. Ecco cinque modelli chiave che rispondono alla domanda: in quali giacche vale la pena investire?
1. Il parka urbano
La prima proposta della redazione è quella del parka ispirato all’outerwear militare ma rivisto in chiave cosmopolita. Immaginatevi una giacca che cade lungo i fianchi con cappuccio regolabile e tasche ampie: è il modello perfetto per affrontare città e weekend invernali senza sentirsi eccessivamente informali. La lunghezza generosa non è casuale: richiama i greatcoat di un tempo e combinata con i materiali tecnici di oggi mantiene un equilibrio tra praticità e design.
2. Il bomber corto, rivisitato
Al secondo posto c'è il bomber nella sua forma più contemporanea: corto, sopra la vita, con taglio pulito e materiali idrorepellenti. Il bomber ha origini negli anni ’20‑’30 come giacca per aviatori (avete presente Top Gun?) e oggi viene reinterpretato con fodere ultra sofisticate, finiture lucide o matte e dettagli sartoriali. È l’ideale per chi cerca un capospalla quotidiano capace di mantenere comunque un valore estetico: seguendo le silhouette classiche si abbina bene a jeans, stivali o anche a scarpe più eleganti.
3. Il cappotto lungo sartoriale
In questo caso puntiamo tutto sull’eleganza. Un cappotto lungo, dalla linea sobria, pensato per essere indossato sopra un blazer o un completo, ma anche con una felpa con cappuccio (rigorosamente fuori dal collo del cappotto). Richiama le radici aristocratiche dei capispalla lunghi, che un tempo coprivano l’intera giacca da uomo e ne amplificavano la presenza. Nella stagione 25/26 il cappotto diventa una scelta premium per chi vuole un solo capo importante che funzioni sia per il lavoro che per una cena fuori.
4. Il re dei capi da uomo: il Barbour
Un classico intramontabile. Nato nel 1894 in Inghilterra come giacca cerata pensata per pescatori e lavoratori all’aperto, il Barbour ha saputo evolversi nel tempo fino a diventare simbolo per eccellenza dello stile british: combina resistenza e sofisticatezza inglese, impertinente ma tutto d’un pezzo, casual ma curato. La forma leggermente più strutturata rispetto agli altri modelli permette di indossarlo sopra maglioni, dolcevita o anche completi leggeri, mentre i dettagli in tela cerata, le tasche funzionali e i bordi rinforzati ne sottolineano la praticità. Ricordatevi di cerarlo con prodotti appositi per mantenere il tessuto morbido e ripristinarne l'impermeabilità.
5. Il piumino tecnico
Ultimo ma non per importanza, il piumino tecnico lungo o medio è un capo che presenta un’imbottitura importante, cappuccio, zip doppie, tessuti idrorepellenti e un design interessante. In poche parole, qualcosa che non abbia solo la funzione di tenerci al caldo. Le radici outdoor (i piumini nascono come giacche da montagna, per escursionisti) possono essere reinterpretate e creano un ibrido che funziona con tutto.
Ogni giacca da uomo fatta come si deve racconta una storia fatta di funzionalità e tradizione. La vera forza di questi capi sta nella capacità di coniugare praticità ed estetica: l'importante è che siano leggere, tecniche e facilmente stratificabili. Giocate con gli strati e le proporzioni: anche un bomber importante sopra un dolcevita sottile può trasformare un look semplice in un ensemble sofisticato.
