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Fabiola Gianotti, prima donna al timone del Cern

Icona dell’Italia più geniale e della scienza al femminile, oggi ricopre un ruolo che segna un traguardo storico

Fisica Cern
LaPresse
L’Italia è stata la culla di moltissimi, insuperabili geni nelle scienze, da Galileo Galilei a Leonardo da Vinci, in tempi più recenti Enrico Fermi e Guglielmo Marconi, e, nell’età contemporanea, la grande e inimitabile Rita Levi Montalcini. Oggi il genio italiano ha trovato un nuovo posto nella storia, ed avrà il volto di Fabiola Gianotti, la ricercatrice romana che è stata il volto e mente della scoperta del Bosone di Higgs nel 2012.
 
Una scoperta formidabile per il mondo della fisica, che l’ha catapultata dritta dritta nell’Olimpo dei geni contemporanei e della scienza al femminile. Dall’inizio di questo anno Fabiola Gianotti non è più ‘solo’ la fisica che ha scoperto il Bosone di Higgs, ma la prima direttrice – donna – del Cern di Ginevra, il più importante istituto al mondo di fisica delle particelle. Non è la prima italiana però: nei 61 anni di storia del laboratorio europeo l’hanno preceduta altri due direttori italiani (Carlo Rubbia e Luciano Maiani). Un primato importante, che rompe il soffitto di vetro che spesso ancora grava sulle scienziate e in generale sulle donne nei ruoli chiave.
 
Ma chi è questa nuova icona dell’Italian style, inteso non nella sua accezione fashion ma come innovazione, genio, coraggio? Fiabiola Gianotti nasce a Roma 55 anni fa da padre geologo e madre letterata. Studia a Milano sin dalla scuola primaria, e al liceo ‘scopre’ Marie Curie e Einstein, appassionandosi sempre di più alle materie scientifiche. E’ la fisica tra tutte a catturare la sua attenzione, e dopo la laurea e il dottorato entra – non ancora trentenne – a far parte del Cern di Ginevra, dove dal 1992 rientra nel team di ATLAS, il maxi-esperimento che porterà all’annuncio dell’osservazione del famoso Bosone di Higgs. Uno studio ventennale, che si è avvalso di migliaia di scienziati da ogni parte del mondo, di cui Gianotti diventa coordinatrice in due tranche (la seconda volta eletta dai colleghi), fino alla grandiosa scoperta annunciata nel 2012. La scoperta cambia il mondo della fisica, e la vita di Fabiola Gianotti, che da conosciuta solo tra addetti ai lavori finisce per diventare un volto noto in tutto il mondo, anche grazie alla copertina che il TIME le dedica, elencandola tra le donne più influenti del mondo. Ora comincia la nuova avventura al timone del grande laboratorio, annunciata nel 2014 e da lei commentata dicendo di voler lavorare in nome di scienza e pace, senza dimenticare il cruciale contributo dei giovani nello sviluppo delle tecnologie innovative. 
 
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