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Bio – Logica

La gente é ormai abituata a sentire parole come bio-mercato, bio-prodotti e bio-atteggiamento, specialmente in Germania

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Cosa significa infondo questo prefisso? Bio sta per biologico, o meglio, prodotto di agricoltura o allevamento biologico. Questo tipo di produzione alimentare considera, in teoria, l´intero ecosistema naturale, sfruttando la fertilità insita nel suolo in cui si opera, promuovendo la biodiversità e, molto importante, evitando l´uso di prodotti di sintesi quali pesticidi ed agrofarmaci.

L´agricoltura biologica, dunque, ha due scopi fondamentali: la conservazione della sostanza organica e la ricerca di un sistema d´agricoltura a basso impatto ambientale. Un bio – pomodoro insomma é un vegetale la cui produzione non ha alterato l´ecosistema, o comunque non lo ha fatto in maniera dannosa. E´ un pomodoro che ce l´ha fatta anche da solo (o quasi) ma ciò non significa che é un pomodoro migliore a livello nutrizionale di uno non biologico. È vero che è stato dimostrato che alcuni prodotti della terra contengono un quantitativo superiore di elementi nutritivi quando sono bio, ma questo non vale per tutti e tutto. Di sicuro però l´assenza delle massicce dosi di elementi sintetici, a cui sono spesso sottoposti i prodotti “non-bio”, é un buon motivo per passare all´organico.

A Berlino il trend eco-friendly e bio-markt é piuttosto affermato. Le statistiche climatiche, i disastri ecologici e gli scandali delle multinazionali del petrolio dell´ultimo ventennio hanno avuto come risultato positivo la sensibilizzazione della gente (quella piú informata) nei confronti dell´ambiente. Motivazione meno capace di attrarre i consumatori tedeschi verso il biologico é la differenza di qualità del cibo. Non c’è da meravigliarsi che il valore nutrizionale degli alimenti non sia al primo posto tra le priorità dei poveri tedeschi che vantano la triste statistica che li vede in possesso delle auto più costose d´Europa pur ingerendo il cibo più “billig” (economicamente conveniente).

Il costo é sicuramente un fattore sostanziale per analizzare la pur sempre bassa affluenza agli ecomercati. Dopo l´ultima crisi economica la finanza delle aziende eco-orientate ha avuto un duro colpo come risultato della tendenza della popolazione al risparmio. Cionondimeno la Germania si piazza al primo posto tra le nazioni impegnate nella salvaguardia dell´ambiente. La ricerca in questo campo é ben finanziata dallo Stato che vede la protezione della natura nelle sue radici storiche (vedi NABU). Nuove tecnologie, come anche imprenditori lungimiranti, non sono in Germania così rari come nel resto del continente. Ancora non é abbastanza, ma inculcare l´idea verde nel pensiero comune é un compito che ogni Governo onesto dovrebbe assolvere.

Sulla scia di questo trend dell´ecologico molti produttori hanno modificato il proprio sistema produttivo adeguandolo alle normative europee concernenti la sostenibilità, guadagnando così il bollino “BIO”; altri invece hanno furbescamente rivisitato la loro immagine corporativa facendo sì che, ad esempio, un gigante petrolifero sembri una piccola impresa familiare amica della natura. Nei supermercati tedeschi la sequenza delle tre lettere B. I. O. appare più che mai ed in questa giungla di marchi non sempre ci si può fidare del colore verde. Fortunatamente, rigorose leggi e diversi sistemi di controllo incrociato tutelano quei consumatori tedeschi che credono fermamente nell´ecologia e nella genuinità dei prodotti locali. E poi I kiwi bio hanno tutto un altro sapore.

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