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I love you, my girlfriend

Scopriamo come a Londra le donne non nascondono più la propria omosessualità

Donne
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Una città immensa e multi culturale come Londra, offre ad ognuno la possibilità di vivere la propria vita in massima libertà, anche se può mostrarsi una città spietatamente individualista, sia nell’accezione positiva che negativa. In metro o per strada, e’ difficile incrociare gli sguardi delle persone, completamente prese da se stesse in questa gigante metropoli. Il risultato è poca interazione o, più semplicemente, poco calore. Allo stesso tempo, tale individualismo può essere interpretato come massima espressione di se stessi. In poche parole, "io sono come sono e voglio vivere la mia vita come mi piace". Evviva.

Questo modo cosi verace e, se vogliamo, menefreghista di porsi con il mondo, ha trovato nell’ambiente omosessuale un alleato forte, perché qui le gay girls hanno la possibilità di essere se stesse, senza occhi indiscreti che sbirciano, senza discriminazioni sociali, senza scoop. Nel 2009 dovrebbe essere normale poter vivere pienamente la propria sessualità senza alcun ‘paletto’, ma gli utlimi accadimenti in Italia, purtroppo, parlano chiaro. Londra, invece, accoglie l’amore saffico senza alcun pregiudizio.

Le donne, più riservate degli uomini nel manifestare la propria omosessualità, hanno costruito nella capitale britannica un tessuto connettivo sociale incredibile, fatto di complicità e di tante idee dove poter scoprire, giocare e vivere in armonia con se stesse la propria sessualità.

Testimonianza di questa conquista tutta al femminile sono i literary saloon, come quelli ospitati al SouthBankCentre o all’University Womens Club, che diventano un canale non solo per  alimentare la propria cultura, ma per conoscere persone, condividere opinioni e la stessa esperienza in un contesto decisamente filosofico, impegnato e soprattutto nuovo.

Dai circoli culturali alla voglia di divertirsi e trasgredire: luoghi immancabili per le gay girls, sono le innumerevoli venues e teatri sparsi per Soho, area storica e culla dei movimento gay londinese nonché passerella indiscussa degli attesissimi Gay Pride. Non importa quale sia il vostro orientamento sessuale, se passate da Londra vale la pena fare un salto al Candy Bar Soho, la più grande e fashionista venue per gay women: con un team totalmente al femminile, il Candy festeggia proprio quest’anno la sua fortunata prima decade di vita, che la porta ad imporsi nel panorama del clubbing gay come il più grande e trasformista venue per solo donne.

Da Soho all’East end: qui l’amore saffico trova il suo luogo cult al Trash Palace, un vecchio pub che ispirandosi all’art decò anni 30, vi invita ogni giorno della settimana a rilassarvi con più di 2 milioni di tunes suonate ininterrottamente da un internet jubebox, insieme a free vintage games e un happy hour da record: one drink, 2 puonds – decisamente molto pericoloso…

E poi comedy club, come il Bar Code, dove si ride grazie ad un intelligente e sempre pungente satira omossessuale; e ancora il G-spot – il nome dice tutto -, ovvero il club underground super glamour nel cuore del west end. Tanti luoghi e modi di condividere e di vivere. Questo e’ Londra. Un esempio di emancipazione da seguire e un traguardo di libertà da augurare a tutte coloro che hanno amato per troppo tempo di nascosto. Non c’e’ limite all’amore, e Londra vi farà aprire gli occhi e chissà, anche il  cuore…

SouthBankCentre, www.SouthBankCentre.co.uk
University Womens Club, 2 Audley Square London W1K 1DB
Candy  Bar Soho, 4 Carlisle St, London, W1D 3BJ
Trash Palace, 58 old street, EC1 V 9AJ
G-spot, 10 Adelaide St, London, WC2N 4HZ
Bar code ,3-4 Archer St, London, W1D 7AP

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