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Arte urbana per le strade di Belleville

Mesnager, Mosko e Nemo: Ritratto degli artisti di strada che da anni “intervengono” sui muri del mitico quartiere parigino

Arte urbana per le strade di Belleville

Basterebbero i racconti paradossali della nota trilogia del signor Malaussène a raccontare quale strambo e disordinato quartiere sia Belleville. Ma la sua fama oltrepassa ormai i libri di Pennac per diventare patrimonio collettivo.  Belleville oggi è un quartiere meticciato e multietnico dove il grande fermento sociale crea un terreno fertile per la nascita di locali sui generis, gallerie d’arte, atelier, luoghi di ritrovo e socialità che garantiscono tante opportunità di confronto tra i suoi abitanti.

In questo ex quartiere operaio diventato tempio della nuova bohème,  anche l’arte di strada ha trovato il suo posto e ha conquistato tanto i muri degli edifici, quanto le miriadi di altri supporti metropolitani come pali della luce, targhe delle vie, cestini in metallo, contatori elettrici ed insegne della metro.

Molti sono gli artisti della capitale che hanno scelto Belleville come luogo per i propri interventi estetici. Tra questi, i più costanti sono senz’altro Mesnager, Mosko e Nemo. Accanto a nomi forse più noti nel panorama dell’arte urbana parigina come Blek, Miss.tic, Speedy Graphito e Space Inveders, questi artisti hanno espressamente eletto il XX° arrondissement come teatro delle loro performance estetiche.

Mesnager è forse uno dei più vecchi artisti di strada della capitale e le sue silhouette bianche sono immediatamente riconoscibili: Mesnager traccia con un gesto rapido queste esili figurine che, nonostante l’approssimazione del tratto, sprigionano un dinamismo e un’espressività davvero rimarchevole. Ultimamente si è dedicato più di frequente alla pittura, trasferendo le medesime silhouette sul più nobile supporto della tela ed esponendo nelle gallerie di prestigio di rue Matignon.

Mosko è invece tipografo di mestiere e pittore autodidatta. Il suo universo figurativo è popolato di animali esotici eseguiti attraverso la tecnica dello stencil. Le gabbie dello zoo immaginario di Mosko si aprono per fare uscire tigri, pantere, gazzelle, elefanti e giraffe che si aggirano indisturbate per le strade del quartiere. Un intervento che, a detta dello stesso Mosko, muove dalla volontà di inserire dei colori sgargianti nel grigio monocromo che appiattisce i quartieri delle nostre città.

Anche Nemo è legato alla tecnica dello stencil ma, al contrario alle figure multi – color tracciate da Mosko, riproduce silhouette completamente nere. I suoi personaggi sono delle ombre scure, rivitalizzate però da variopinti attributi come ombrelli, aquiloni o valigette. Sono immagini che se da un lato ricordano la bizzarria del circo, dall’altro ci riportano a quell’atmosfera carica di mistero caratteristica della pittura surrealista.

Ai tre artisti è stata recentemente dedicata una mostra collettiva all’interno del Pavillon Carré de Baudouin, uno spazio espositivo di arte contemporanea situato in rue de Ménilmontant, nel cuore del XX° arrondissement. La mostra è corredata da una mappa di Belleville, sui cui vengono segnalati i lavori di street art da scoprire nel quartiere.

Si tratta di una ventina di interventi effettuati a partire dai primi anni ’80 e che hanno resistito alle campagne di “bonifica” intraprese dal Comune di Parigi. Un percorso fuori dalle convenzionali rotte del turismo che ci porta alla scoperta di un quartiere tenacemente creativo. Se oggi Belleville continua a suscitare questo interesse spasmodico, rendendosi famoso ben oltre i confini nazionali, probabilmente lo deve anche all’instancabile lavoro di questi artisti.

L’intera mappa del percorso è consultabile all’indirizzo:
http://www.mairie20.paris.fr/mairie20/jsp/site/Portal.jsp?document_id=16938&portlet_id=2764

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