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“E’ il partner giusto?”: come convivere con i nostri dubbi

Prima la passione, poi la routine: il calo capita a tutti, ma in pochi sanno affrontarlo in maniera adeguata. Ecco le testimonianze di chi l’ha vissuto…

Problemi di coppia, amore
Courtesy of©istock
Che siate uomini o donne, c’è poco da fare: davanti ai dubbi in amore non ci sono distinzioni. E così domande classicissime, che da sempre tormentano tutti, diventano un incubo. “E’ lui/lei la persona perfetta per me? Ci si interroga, magari si chiede agli amici, o proprio all’altra parte della mela, e spesso il dubbio rimane, persiste, e ci si convive. 
 
Un sacco di studi hanno cercato di approfondire questa nostra ossessione per il principe – o principessa – azzurro/a. E forse dipende tutto da questo, da  questa nostra idea malsana che esista una persona perfetta per noi. Un recente sondaggio del sito web eHarmony ha suggerito che prima di stabilirsi una donna si imbatterà in quattro appuntamenti disastrosi, sarà scaricata durante una serata, si innamorerà due volte, avrà una convivenza e quattro avventure notturne. 
 
Al contrario, gli uomini saranno abbandonati due volte e avranno sei avventure di una notte,  prima che possano incontrare il loro partner ideale. Una ricerca che rassicura e che rende bene l’idea di come la ricerca di questo cosiddetto “partner ideale” possa essere difficile.


 

Per molte persone, l’inizio di un rapporto è fantastico. Ci si sente il centro del mondo del partner, e si vive ogni giorno con questa incredibile forza. Ma poi, con il passare dei mesi, o degli anni, quando la potenza del fuoco si affievolisce, i dubbi possono prevalere. E il desiderio di un futuro insieme rischia di essere compromesso, inondato da domande come “che è successo”, “mi ama meno”, “mi devo guardare attorno”. E così via. Tranquilli, è normalissimo. E sarebbe anormale il contrario. 
 
Secondo lo studio di The Way We Are Now 2015, che ha coinvolto oltre 6000 adulti britannici, la vita sessuale e l’attrazione fisica non importanti come altre cose, come l’onestà e la comunicazione. Lo studio ha anche riscontrato che il 39% delle persone di età compresa tra 16-24 ha discusso sul futuro della propria relazione. Ma sembra che, con il passare degli anni, sentimentalmente e anagraficamente, queste preoccupazioni diminuiscono, con appena il 13% di tutte le fasce di età che trattano questi argomenti. 
 
Per prevenire e curare questa tipologia di difficoltà, assolutamente superabile, e che interessa prima o poi tutti, occorre comunicare periodicamente per verificare la salute del nostro rapporto. Con domande e osservazioni, ma sempre serenamente. Gli psicologi consigliano di fissare un regolare momento di “check-up”, così da non dover imbattersi in docce fredde e poter porre rimedio durante le, probabilmente passeggere, fasi di calo “amoroso”. Il modo più semplice: confrontarsi, senza paura.

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