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Perché gli uomini fraintendono l’amicizia femminile?

Capita spesso, più di tre volte all’anno, che l’uomo fraintenda le attenzioni di una donna: una questione “biologica” o “sociale”?

Flirt, coppie, lavoro
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Tutte le donne hanno sperimentato l’amicizia con un uomo, scoprendo quanto basti poco per considerare alcune attenzioni come tentativi di flirting o civetteria. E così sorrisi, risate e sguardi vengono percepiti come segnali inequivocabili: “ci sta provando”. Come ha riferito lo psicologo norvegese Mons Bendixen  in un recente studio  pubblicato sulla rivista Evolutionary Psychology, ci sono due teorie per spiegare questo fenomeno. 
 
Secondo la teoria della gestione degli errori, gli uomini si sono evoluti per sovrastimare l’interesse sessuale nei rapporti del sesso femminile in modo da non perdere l’opportunità di riprodursi e di trasmettere i propri geni.  Le donne invece si sono evolute per ignorare l’interesse sessuale, perché il sesso con la persona sbagliata potrebbe comportare una gravidanza e la crescita dei figli a proprio carico. In parole povere, a rimetterci sono soprattutto le donne, e quindi sono biologicamente predisposte a prestare più attenzione. La teoria dei ruoli sociali, invece, mette in primo piano l’influenza dell’ambiente, ritenendo che la differenza nella percezione del corteggiamento è determinata da norme sociali, non biologiche. 


 

Secondo Bendixen, se la teoria dei ruoli sociali fosse stata vera, i livelli di percezione del corteggiamento avrebbero dovuto variare tra Paesi con differenti abitudini. Così ha deciso di replicare uno studio americano del 2003 circa le differenze di genere sulle errate percezioni sessuali, ma in Norvegia. E non è stata una scelta causale: secondo il Gender Equality Index delle Nazioni Unite, quest’ultimo è il paese con meno discriminazioni nei confronti delle donne, mentre gli USA sono al quinto posto. Quindi, se la teoria dei ruoli sociali fosse vera, la percezione della differenza tra corteggiamento maschile e femminile sarebbe più bassa nel paese nordico.
 
La ricerca di Bendixen ha coinvolto 308 studenti universitari eterosessuali tra i 18 ei 30 anni, e i risultati sono stati schiaccianti: l’88% delle donne ha dichiarato di aver sperimentato almeno un episodio in cui la loro amicizia è stata fraintesa come interesse sessuale, e in media è avvenuto circa 3,5 volte nell’ultimo anno. Anche gli uomini hanno sperimentato questi misunderstanding, ma in misura molto minore: 70%. Risultati tra USA e Norvegia a confronto, si è scoperto che i risultati sono quasi uguali. Non è quindi questione di “ambiente” o “società”, quanto proprio di biologia: da tenere in mente quando si incasserà un due di picche.

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