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Sedurre con un abito; parlano gli speaker di TED

Molti protagonisti del celebre ciclo di conferenze hanno rivelato cosa si cela dietro la scelta del look da indossare

Ted Talks
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Lo chiamano lo stile casual, ma nulla in quello che può apparire come un outfit stabilito in maniera del tutto arbitraria, è lasciato al caso. Parliamo del potere del vestito di influenzare le menti specialmente in un contesto nel quale il pubblico, sia quello presente fisicamente, sia quello raggiunto attraverso la diffusione dei canali social, è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento. Lo sanno bene gli speaker del celebre network di conferenze TED, che intervistati dal New York Times, hanno raccontato il processo di costruzione e studio che si cela dietro alla scelta dell’abito da indossare durante un public speech. Sì perché parlare in pubblico, non è un’operazione qualunque. Bisogna infatti in poco tempo sedurre i presenti con argomenti vincenti, e un atteggiamento accattivante e all’interno del quale anche il look assume il proprio peso.

Come si prepara dunque uno speaker alla scelta dell’abito da indossare? Poche infatti sono le linee guida ufficiali dettate dall’organizzazione: no alle righe, né tantomeno colori scuri che potrebbero uniformarsi con il background già nero, ma allo stesso tempo non indossare niente di troppo sgargiante. I consigli non cambiano poi in base alle città. A San Francisco come a New York, lo stile preferito è quello casual, senza eccessiva enfasi sull’abito sartoriale o elegante.

Ma come al solito, l’abito parla, e i comunicatori sanno come sfruttare le armi del dresscode a proprio vantaggio. Qualche esempio? Glenn Greenwald, il giornalista che svelò lo scandalo Snowden, scelse di indossare una camicia azzurra per rispettare allo stesso tempo il tono informale ed evitare di vestirsi con qualcosa di vistoso che fosse distraente per il pubblico. Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Per esempio l’informatica Jennifer Golbeck, decise di indossare un abito retrò firmato da Kate Spade. Gonna ampia e fantasia a strisce color panna e grigio. E l’elenco di chi ignora il linguaggio dell’immagine si estende. Daniel Amen, psichiatra e fondatore della Amen Clinics, ha raccontato di essersi vestito totalmente di nero, ignorando le linee guida dell’organizzazione. Insomma se l’abito fa il monaco, è anche vero che l’outfit non può essere una prigione per la personalità. 

 
 
 
 
 
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