Pubblicato il

5 momenti topici alla LFW

Chiude la settimana della moda inglese, tra party epocali e show indimenticabili

Finale sfilata
press office

Volge al termine una London Fashion Week più popolare che mai. Un calendario sempre più fitto, grandi ‘migrazioni’ di maison provenienti da New York, Parigi, Milano, party epocali, star di grosso calibro agli show: l’edizione dedicata alla primavera estate 2016 ha riscosso fatto parlare molto di sé. Ecco quali sono stati, secondo noi, i 5 momenti topici della settimana della moda inglese.

La sfilata Burberry. La sfilata più attesa di Londra si è svolta nella cornice dei Kensington Gardens, all’interno di una serra, ma la collezione era stata svelata in anteprima il giorno precedente su Snapchat. Lo show di Burberry era accompagnato dall’esibizione live di Alison Moyet con la sua orchestra di 32 elementi. E, naturalmente, presenziava una quantità di celebrities degna del Met Ball, a testimonianza delle altissime aspettative, tra cui: le testimonial di campagna Kate Moss, Cara Delevingne, Jourdan Dunn, Suki Waterhouse e Sienna Miller assieme alle new entry Clara Paget, Holliday Grainger, Amber Anderson, Oscar Tuttiett, Harry Treadaway e Tom Odell; Anna Wintour, il direttore Baz Luhrmann, gli attori Benedict Cumberbatch, Chay Suede, Naomie Harris, Guey Lun Mei, Mélanie Laurent, Sun Li, Miriam Yeung, Liu Wen e Araya A. Hargate; i musicisti Annie Clarke (St Vincent), Rhodes, Paloma Faith, Tinie Tempah, Gabriel Day-Lewis e Yulia.

La mostra Louis Vuitton. La maison francese non ha tradito la sua Parigi, ma ha voluto mettere lo zampino a Londra in un modo diverso da una sfilata, eppure non meno chiacchierato. Series 3 è l’esposizione che il direttore creativo Nicolas Ghesquière ha voluto allestire per celebrare la collezione autunno inverno 2015 2016, la quarta a portare la sua firma, ed ha accolto gli ospiti in una sorta di percorso fashion. Anche in questo caso non sono mancati ospiti eccellenti, tra cui Catherine Denueve, Selena Gomez e Michelle Williams.

La manifestazione di Vivienne Westwood. Non è la prima volta che Vivienne Westwood usa la passerella come palcoscenico dal quale gridare il suo credo ecologista e pacifista. La regina del punk non ha certo bisogno di affermarsi dal punto di vista stilistico, consacrata com’è all’Olimpo dei designer più importanti del mondo, e quindi dedica ampio spazio agli slogan oltre che ai vestiti. Anche quest’anno, prima e durante la sfilata, l’occasione è stata ghiotta per dire ‘no alla guerra’ e ‘no alle trivellazioni’’.

I grandi ritorni e le new entry. Maison che tornano, altre che approdano per la prima volta. La London Fashion Week si è arricchita quest’anno di nomi importanti: Versus Versace, che ha presentato la prima collezione con Anthony Vaccarello; Gareth Pugh, stilista britannico tra i più visionari ed eccentrici volato a New York e Parigi negli ultimi anni e ora ritornato in patria; MM6 Martin Margiela, la linea giovane della maison sceglie la passerella di Londra dopo gli anni newyorkesi.

Il party Miu Miu. Anche se sfilerà a Parigi, Miu Miu – linea giovane di Prada, ha voluto mettere piede a Londra, e lo ha fatto lanciando un mega-party – in collaborazione con Love magazine – presso l’esclusivo club Loulou, trasformato per l’occasione in una discoteca di Tokyo. Tra robot, geishe, ragazze Harajuku, si mescolavano Cara Delevingne, Suki Waterhouse e Alexa Chung.