Pubblicato il

Occhi puntati sulle sfilate di Londra

E’ iniziata una trionfale London Fashion Week, che vanta nomi sempre più importanti in calendario

Sfilata Londra
LaPresse

Dopo New York anche Londra punta i riflettori sulla settimana della moda, che ha aperto i battenti il 18 settembre. Sebbene di minor portata rispetto alle ‘sorelle’ di Milano e Parigi, la London Fashion Week sta diventando di anno in anno sempre più seguita, anche grazie al calendario che si infittisce di nomi importanti accanto ai brand minori che conquistano l’interesse del fashion system.

Il weekend è stato scandito da molti show, tra cui quello dello stilista inglese Jasper Conran, con la sua personale reinterpretazione del floreale e dei motivi green su abiti freschi e femminili. Foglie verdi su bianco come leit motiv, silhouette ‘facili’, lineari, nette ma morbide, per outfit molto primaverili e illuminati dal tocco dei sandali dorati. Tra le sfilate del fine settimana quella di House of Holland, che ha portato in scena una collezione dove le stampe sono assolute protagoniste: colori, motivi vegetali astratti, macchie di leopardo punteggiano outfit in stile safari, ma un safari decisamente psichedelico. La maison ha colto l’occasione per presentare una nuova, rivoluzionaria concezione della sfilata e dello shopping: il catwalk non solo come vetrina, ma come vero negozio virtuale. Gli ospiti potevano infatti acquistare in diretta i capi che sfilavano.

Tornato a Londra dopo alcuni anni di presentazioni parigine e newyorkesi, il visionario stilista inglese Gareth Pugh ha portato in scena, come da tradizione, una collezione teatrale, con modelle acconciate e truccate da clown (pagliacci inquietanti, a dire il vero) e capi degni dello show di una drag queen, come ha specificato il designer. Modelle avvolte in abiti a righe rosse e bianche come una candy-bar, caramelle glamour che provengono da un luna-park inquietante. Ha scelto di sfilare a Londra anche Versus, la seconda linea di Donatella Versace, che porta la firma di Anthony Vaccarello, al suo debutto come direttore creativo. La linea che attraverso un nuovo stilista ha voluto rinnovarsi, in effetti ha smussato alcuni codici pur senza rinunciare al dna stilistico: outfit sexy e femminili, pelle e minigonne, spacchi e oblò, tagli fluidi e asimmetrici. Passa a Londra anche la linea MM6 di Maison Martin Margiela, che ha portato in passerella un esercito di donne eclettiche, futuristiche, creative, decisamente punk.

Svolta modernista per Paul Smith, che per la prossima primavera ha scelto di vestire una donna colorata, piena di estro, indipendente. E, rimanendo in tema di grandi nomi della moda British, Vivienne Westwood Red Label ha trasformato le passerelle in una pubblica piazza dove si è tenuta una manifestazione contro la guerra, l’inquinamento e la politica che rimane indifferente a queste tematiche. Tra cartelli, slogan, attivisti e dichiarazioni politiche, la stilista più punk ha anche presentato una collezione come al solito irriverente e fuori dagli schemi. Infine, ‘migrazione’ anche per Louis Vuitton, che pur non lasciando Parigi sceglie di portate alla London Fashion Week un evento, una mostra dedicata alla collezione autunno inverno 2015 2016 della maison, aperta al pubblico per un mese. Intitolata Series 3, l’esposizione è stata curata personalmente da Nicolas Ghesquière assieme alla designer Es Devlin, a testimonianza del fatto che, pur mantenendo il quartier generale nella capitale francese, la maison ci tiene ad allungare la propria sfera di influenza alla fashion week inglese.