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Cocktail alla parigina!

I più famosi barman di Parigi accettano persino di condividere le ricette segrete delle loro creazioni offrendo lezioni e corsi, in bar e spazi specializzati

Cocktail Margarita

Luoghi da sempre deputati al piacere del buon bere sono i bar degli hotel, ed è qui che accanto ai cocktail più tradizionali e rinomati potrete trovare delle proposte sempre nuove e gustose, adatte ad ogni tipo di palato. All’E7, il bar dell’Édouard 7, il barman Régis Calabe propone una specialità davvero originale: cocktail di legumi e frutta con o senza alcol. Al Bar del prestigioso e lussuoso Plaza Athénée, hotel molto amato anche dalle celebrità parigine, in un ambiente al tempo stesso elegante e contemporaneo, potrete invece assaporare le creazioni sperimentali di Thierry Hernandez: gelatine da bere, cocktail sorbetto, tutti serviti in coppe commestibili e molto belli anche da vedere.

Per gli estimatori della Vodka il posto giusto è senza dubbio l’Ice Kube Bar dell’Hotel Kube, molto giovane e di tendenza. Circondati dai ghiacci, in un’atmosfera assolutamente rinfrescante  a – 10°, si potrà assaporare una degustazione di 4 cocktail a base di vodka. Una cornice molto piacevole in cui sorseggiare un cocktail è anche quella offerta dall’affascinante e rigoglioso giardino dell’Hotel Particulier Montmartre  dove David, barman e artista newyokese, propone cocktail ispirati ai suoi viaggi.

Ma certamente il bar più illustre della capitale resta sempre il Bar Hemingway dell’Hotel Ritz. Leggenda narra che sia proprio qui che, su richiesta dello scrittore Ernest Hemingway, sia nato il Bloody Mary. L’attuale Barman, che nel 2001 si è meritato il titolo di World Best Barman, perpetua la tradizione, continuando ad inventare cocktail sempre nuovi basandosi sui gusti, gli umori e i desideri dei suoi clienti. E, ogni sabato, è disposto a condividere i suoi segreti con gli allievi del suo corso.

Ma non solo ai bar degli hotel si può sorseggiare qualcosa di particolare e originale, anche nel bar dell’antica stazione di Auteuil, lo Tsé, vengono proposti cocktail a base di fiori freschi che è possibile sorseggiare in un décor orientale tra velluti, sete, marmi e legno, ascoltando jazz o gustandosi il tramonto con vista dalla terrazza.  Al Réservoir, invece, i barman danno spettacolo e come abili giocolieri fanno volteggiare  gli strumenti del loro mestiere per la gioia degli astanti. Non è un caso che questo bar si sia specializzato nei concorsi dei miglior barman e che accolga ogni anno i campionati di Francia.

Un ambiente più rive gauche è quello che vi accoglie al Prescription cocktail club, che assomiglia ad una libreria del XVIII° secolo. Se invece volete tornare bambini niente di meglio che andare da Zéro de conduite (omaggio a Jean Vigo) qui, non solo ogni sera vengono proposti giochi di società, i cocktail sono offerti niente meno che in un biberon! Che potrete anche portare a casa a fine serata. E per finire, se proprio siete degli inguaribili anarchici, al Pixel potrete scegliere voi gli ingredienti del vostro cocktail. E allora, Bonne Chance!

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