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Pechino. Lifting da Olimpiadi

La città asiatica rinnova il look in attesa del grande evento sportivo che verrà inaugurato l’8 agosto presso lo stadio Nido d’Uccello, una delle meraviglie architettoniche dell’Olimpiade.

Pechino National Grand Theater
©Chen Zhigang/Chinafotopress/LaPresse

E’ già iniziato il conto alla rovescia per la XXIX edizione dei Giochi Olimpici con i riflettori puntati su Pechino: 28 discipline, dal Tennis al Taekwondo, dalla Lotta al Baseball, attireranno l’attenzione di appassionati in tutto il mondo. La cerimonia di apertura è prevista l’8 agosto presso lo stadio Nido d’Uccello, una delle meraviglie architettoniche dell’Olimpiade.

Pechino è la vetrina della Repubblica Popolare Cinese, una città dal fascino indiscutibile con i suoi12 milioni di abitanti, i grandi viali squadrati e le caratteristiche tortuose stradine con enormi grattacieli, ma basta girare lo sguardo per lasciarsi travolgere dalle bellezze più datate come i resti di antiche porte, maestosi edifici inseriti in un’atmosfera tipica con rumorose bancarelle e ristoranti dai molteplici profumi speziali.

Il 2008 è un anno cruciale: le Olimpiadi rappresentano un momento importante per l’intera nazione in quanto la Cina sfilerà davanti al mondo intero e, per questo motivo, il governo cinese intende diffondere un’immagine positiva del proprio paese. La città re-inventa dunque se stessa, dà vita ad una radicale trasformazione urbana per avere un nuovo volto, un lifting che la renderà quasi irriconoscibile per chi la ricordava la città dalle strade buie, fangose e dagli edifici grigi.

in cantiere una vera e propria metropoli internazionale dalle strutture futuristiche come testimoniano due dei 29 nuovi impianti creati appositamente per la prossima edizione dei Giochi Olimpici: il National Aquatics Centre ed il nuovo Stadio Olimpico. Lo Stadio Nazionale, noto anche come “Bird’s Nest”, nasce da un’idea dei due architetti svizzeri Pierre de Meureon e Jacques Herzog; il progetto iniziato nel 2002, presenta una mastodontica copertura realizzata con una griglia in acciaio che fa pensare ad un nido di uccello.

Altra grande struttura è il Water Cube, l’impianto che sorge sul Prato Olimpico di fronte al nuovo stadio ed ospiterà le gare di nuoto, di tuffi e di nuoto sincronizzato. L’infrastruttura, progettata dallo studio australiano PTW, è una costruzione enorme, che occupa ben 70.000 mq ed accoglie fino a 17.000 spettatori. Il National Swimming Centre fa pensare alle bolle di sapone,  l’aspetto esterno è infatti quello di una grandissima goccia d’acqua con i suoi 4mila cuscinetti gonfiabili in materiale plastico, leggero e trasparente che, con il brillante colore del cielo, ci regala sensazionali sfumature cromatiche.

Secondo le previsioni, ben 4 milioni e 400mila turisti stranieri e 150 milioni di turisti cinesi arriveranno a Pechino nel mese di agosto per assistere al grande evento. La capitale cinese non vuole farsi trovare impreparata e intende offrire agli ospiti un servizio completo ed esaustivo. Oltre al potenziamento delle strutture alberghiere, con 110 nuove costruzioni, notevoli modifiche sono state apportate al sistema di trasporto.  Una nuova ala è stata aggiunta al principale aeroporto raddoppiandone le dimensioni avvalendosi della collaborazione di un grande architetto, Foster Partners, che ha realizzato il nuovo futuristico terminal, concepito in modo da assomigliare ad un dragone, con le squame rosse, arancioni e gialle con evidenti rimandi ai simboli e colori della cultura tradizionale cinese.

Per tamponare ogni eventuale problema di traffico sono stati investiti ben 9 miliardi di euro per la realizzazione di centinaia di chilometri di nuovi manti autostradali e per l’ampliamento del trasporto sotterraneo con una nuova linea metropolitana, oltre alle quattro già esistenti contando di agevolare gli spostamenti con i mezzi pubblici.

Nella foto: alcuni operai puliscono le vetrate del National Grand Theater ©Chen Zhigang/Chinafotopress/LaPresse

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