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Spiagge per tutti i gusti nel 2012

Incominciare il Nuovo Anno al mare? Perché no, con un viaggio dall’Irlanda alle Hawaii tra le spiagge più insolite del 2012

Rainbow Beach Australia
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Vecchie discariche oggi simboli della magnanimità della natura, scogliere avvolte da leggende millenarie, baie più variopinte della tavolozza dei pittori…queste e altre meraviglie si trovano nella top ten stilata dalla guida Lonely Planet delle spiagge più insolite del 2012. Con  un viaggio attraverso il mondo – che dall’Irlanda porta alle Hawaii e alle Bahamas passando per l’Alaska e l’Islanda  –  la classifica prende in considerazione luoghi con panorami unici, bizzarrie della natura, dove il carattere curioso e “giocherellone” del nostro pianeta si mostra in tutta la sua evidenza.

E’ il caso della spiaggia di Chandipur, nello stato di Orissa nell’India Orientale, dove con la bassa marea il mare si ritira per oltre 5 km  trasformando completamente il paesaggio circostante: quella che prima era una bella lingua di sabbia diventa un terreno umido dove scovare conchiglie, rami e altri tesori dei fondali marini.  Si racconta che le strane sculture di basalto disseminate sulla spiaggia di Vik (Islanda) siano in realtà leggendari troll che la luce del sole ha convertito in pietra. E non è solo la loro presenza che rende magico questo punto estremo – il più a sud – dell’isola ma soprattutto l’intenso color cobalto del mare e il bianco delle onde che si infrangono sulle coste verdeggianti di una delle zone più piovosa d’Islanda.

Rimanendo in tema di figure mitologiche c’è poi il “Selciato dei Giganti” (Giant’s Causeway), la bellissima baia a pochi km da Bushmills, nella contea di Antrim dell’Irlanda del Nord, “invasa” da colonne basaltiche con identica forma esagonale. Anche se si tratta dell’eredità di un’eruzione vulcanica la precisione con cui sembrano intagliate le rocce rende questo luogo quasi finto.Una simile atmosfera surreale si respira anche sulla Prince William Sound (Alaska) dove il ghiaccio frana direttamente in mare e il nero della sabbia contrasta con il verde brillante delle colline circostanti.

Se la Rainbow Beach in Australia – come dice il nome stesso – è un arcobaleno di sfumature grazie alle sue rocce ricche di minerali, per vedere una spiaggia verde bisogna andare a Papakolea nell’isola più grande delle Hawaii. L’alta concentrazione di olivina (ricca di magnesio e ferro) dovuta a un’antica esplosione vulcanica dona infatti alla sabbia una luce inusuale tendente al colore della speranza.

Della famiglia dei colori fanno parte anche la spiaggia rosa di Harbour Island alle Bahamas, formata da piccolissimi frammenti di corallo, e la “nera” Perissa sull’isola di Santorini. Glass Beach in California è l’emblema di come la natura spesso ripari agli errori dell’uomo: quella che oggi si può definire una “luccicante” spiaggia fino agli anni ’60 era una discarica pubblica per i rifiuti. Il mare con pazienza e costanza ha levigato il vetro gettato restituendolo sotto forma di  “gioielli” che impreziosiscono l’arena. Adatta agli sportivi è invece Bowling Ball Beach (California) le cui rocce tondeggianti ricordano delle grandi palle da bowling immerse nell’acqua.

Indirizzi utili
www.lonelyplanetitalia.it

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