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Pamplona, non solo tori

L’encierro, la celebre corsa dei tori che vengono lasciati liberi per le vie di Pamplona fino ad arrivare nell’arena, si svolge ogni mattina dal 7 al 14 luglio. Chiunque voglia provare emozioni forti deve necessariamente vestirsi con abiti bianchi e foulard rossi, caratteristica dell’evento.

Pamplona
Courtesy of Sebastian Olejarz

Sulle rive del fiume Arga, non lontano dal confine francese, spicca la graziosa Pamplona, capoluogo della regione della Navarra, fondata da Pompeo nel 75 a.C. Il bellissimo centro storico offre scorci molto interessanti: Plaza del Castillo è il cuore pulsante da cui partono alcune delle strade principali, come l’Avenida de Carlos III e l’ampio Paseo de Sarasate.

Non lontano si trovano la Plaza de Toros, il Municipio e la bella Cattedrale di Nostra Signora, risalente al XV secolo e dotata di un raffinato chiostro. Per gli amanti dell’arte sacra da non mancare è la visita al Museo Diocesano, ricco di oggetti.

Ma quello che rende famosa Pamplona in tutto il mondo è l’encierro, la nota corsa dei tori che vengono liberati: la mandria sfrenata attraversa le vie cittadine in un turbinio di emozioni, allegria ma anche un po’ di timore e molto caos. Sicuramente è la festa più pazza, più colorata e coinvolgente della Spagna: una movida in puro stile matador, che puntuale si rinnova ogni anno dal 7 al 14 luglio.

La festa è quella di San Firmino, patrono della diocesi, caratterizzata dalla presenza del pubblico vestito da abiti bianchi e foulard rossi, a far da contorno alla corsa dei tori sulle tracce dei luoghi celebri citati da Hemingway nel suo capolavoro “Fiesta”. Si incomincia con il lancio del razzo dal balcone del consiglio e poi via al grande evento in strada.

L’encierro si snoda per circa 800 metri attraverso la città, lungo le vie Santo Domingo, Mercaderes, Estafeta, sino alla Plaza de Toros, da noi conosciuta come arena, e si svolge tute le mattine alle 8 in punto. Gli altri appuntamenti fondamentali della festa sono la sfilata dei Giantes y Cabezodos, molto folcloristica, la corrida e i fuochi d’artificio nel parco, che tutte le sere alle undici vedono alternarsi gruppi diversi, dando vita a spettacoli diversi.

In varie piazze della città sono allestiti palchi su cui si esibiscono artisti per ogni genere di musica, dalla tradizionale basca al liscio, dal jazz a musica da discoteca; giorno e notte le vie del centro sono teatro di sfilate, canti, balli e bevute senza tregua.

A prescindere dalla Festa di San Firmino, che rimane il motivo principale di una visita a Pamplona, sarebbe un peccato perdere la possibilità di visitare la Fortezza della Cittadella e il Monumento a los Caidos, nella parte meridionale. E, perché no, una destinazione fuori porta potrebbe essere la storica località di Roncisvalle, a poca distanza, che fu teatro della celebre sconfitta dell’esercito di Carlo Magno.

Informazioni
Ente Turistico Spagnolo
Via Broletto 30, Milano
Tel: 02/ 72004617
Piazza di Spagna 55, Roma
Tel: 06/ 69922147
www.turismospagnolo.it
www.pamplona.net