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Chiude i battenti l’hotel degli artisti: il Chelsea

New York più che un hotel perde un luogo simbolo: il Chelsea Hotel è diventato leggenda grazie alle folle di artisti e creativi che lo hanno abitato

Chelsea Hotel
Foto @ AP

Ci sarà a breve un trasloco di fantasmi a New York. Fantasmi in senso lato, non solo anime di morti, ma leggende che sono rimaste impregnate tra le pareti di un edificio tanto da assumere vita propria, e trasformare tale costruzione da hotel a luogo mitico.

Parliamo del Chelsea Hotel, un luogo che per gli appassionati di beat generation, rock n’ roll, filosofia e arte di ogni genere è un cult, perché proprio qui soggiornavano le icone di ogni disciplina-controcorrente. Da Keruac a Sartre, passando per Arthur Miller e Simone de Beauvoir per quanto riguarda la letteratura. Janis Joplin, Jim Morrison, Sid Vicious, Bob Dylan, sul fronte musicale. Andy Wharol ci ha tratto addirittura un film nel 1966, Chelsea Girls. Artisti squattrinati, maledetti, tormentati, sperimentatori, creativi controcorrente, fecero di questo hotel dai mattoni rossi un vero ritrovo di leggende della cultura anni Sessanta e Settanta. Si narra che i proprietari spesso si facessero pagare con un’opera d’arte, una poesia, un quadro, una dedica. Molte le canzoni che parlano o citano il leggendario albergo.
Il Chelsea Hotel, costruito nel 1833, ha ufficialmente chiuso i battenti, portando con sé un’epoca intera, e verrà rimodernato da Joseph Chtrit che lo convertirà in dimore di lusso. Si chiude un capitolo importante della controcultura Newyorkese, e chissà se per le vie della Grande Mela si vedranno aggirare fantasmi con valigia in cerca di un nuovo posto da animare, o se rimarranno li a vivacizzare le abitazioni dei nuovi residenti…

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