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Area pedonale, spazio artistico, cinema: Under The Bridge

Il progetto del gruppo Visiondivision per trasformare un ponte di Stoccolma nel più piacevole attraversamento urbano

Under the bridge
Visiondivision

Quando l’architettura e il design si mettono al servizio della cittadinanza nascono progetti grandiosi che portano innovazione e rendono possibile una nuova fruizione dello spazio urbano. E’ in quest’ottica che si inserisce la proposta di Visiondivision, studio con sede a Stoccolma nato da Anders Berensson e Ulf Mejergren, che vorrebbero trasformare uno dei tanti ponti cittadini in uno spazio piacevole non solo da attraversare ma anche da vivere.

Stoccolma è una città bellissima anche grazie al fatto che si estende su tante piccole isole, eppure queste formazioni naturali sotto un certo punto di vista sono un impedimento, una barriera che separa il centro dalla periferia. Certo i ponti non mancano, ma spesso sono costruiti solo su larga scala per le macchine che li attraversano velocemente e non costituiscono un’agevolazione al movimento dei pedoni, che rimangono ‘confinati’ nei loro quartieri.

Tranebergsbron è uno di questi ponti, probabilmente uno dei più belli dal punto di vista architettonico, ma anche uno dei più grandi: una vera autostrada, ai cui lati esiste il passaggio pedonale, ma non si tratta certo di una camminata gradevole con le auto che sfrecciano a lato, ed oltretutto si tratta di un camminamento mediamente lungo (15 minuti circa). Le sue ampie volte di cemento sono state costruite nel 1934, e nel 2005 è stata affiancata una terza per aumentare la portata del ponte, sempre pensando al traffico dei veicoli ovviamente.

Insomma la proposta di Visiondivision è che la volta aggiunta nel 2005 venga convertita a passaggio pedonale, cosa che accorcerebbe di molto la distanza per chi cammina (circa 3 minuti). Venendo a trovarsi sotto il ponte vero e proprio non ci sarebbe nemmeno il problema delle auto che sfrecciano accanto ai pedoni, e ovviamente il progetto prevede che questo camminamento diventi anche piacevole. Il progetto, denominato ‘Under the Bridge’ prevede infatti che i piloni e la struttura tutta diventino la sede di una galleria d’arte all’aperto, di uno spazio per proiezioni, di chioschi ambulanti. Con un minimo intervento, visto che la struttura già esiste: si dovrebbero solo aggiungere gli accessi alla volta, applicare un ampio parapetto, creare un sistema di illuminazione.

Secondo gli architetti, ne beneficerebbero sia gli abitanti delle due isole collegate, che la città intera, la quale vanterebbe un nuovo spazio di aggregazione e una nuova area di interesse per chiunque arrivi da fuori.