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Lago Baikal, il fascino del gelo siberiano

Colori mozzafiato quelli che avvolgono di magia il bacino d’acqua dolce più antico e profondo della terra, un patrimonio naturalistico unico tutelato dall’UNESCO.

Acque gelate Lago Baikal
Courtesy of© Zastavkin/iStock

Astenersi freddolosi: esistono luoghi che, nonostante le temperature gelide che scendono di decine e decine di gradi sotto lo zero, sono in grado di regalare veri e propri spettacolari naturali. Nel cuore della Siberia Meridionale a rubare la scena è un meraviglioso specchio d’acqua dolce annoverato tra le Sette meraviglie della Russia: è il Lago Baikal, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1996, rinomato per essere uno dei maggiori laghi al mondo con i suoi 31,722 km2 di superficie ed una profondità pari a 1637 metri.

Contornato da un cornice incontaminata e da un prezioso ecosistema che ospita specie protette come la foca Nerpa, a quanto pare il Lago Baikal, caro agli indigeni che lo chiamavano “Sacred Sea”,  sarebbe nato circa 20-25 milioni di anni fa, rivelandosi tra i più antichi bacini di acqua dolce della terra e non solo, i suoi numeri sono da capogiro, basti pensare che la sua conca contiene circa il 20% dell’acqua dolce dell’intero Pianeta.

Il viaggio vale lo sforzo: assistere da spettatori a quelli che sono i cambiamenti dettati dal cambio delle stagioni è qualcosa di impagabile. Nel periodo compreso tra gennaio e maggio, quando si sfiorano punte di -25°, le sue acque si gelano e si vengono a formare degli enormi blocchi di ghiaccio conosciuti come “hummocks” ma, con l’arrivo della primavera, iniziano a sciogliersi e il contesto muta, i colori cambiano e tutto brilla di un azzurro cristallino, un colore freddo ma intenso generato dall’azione dei raggi di sole che portano alla formazione di enormi blocchi dalle tonalità turchesi, una vera opera d’arte.

La bellezza dal sapore nordico è raggiungibile da Severobaikalsk, cittadina sita all’estremità nord del lago Baikal, salendo in treno da Mosca o ancora, per chi non ha fretta e desidera assaporare, tappa dopo tappa, la magia di una terra così ricca di stimoli, vale la pena provare la famosa Transiberiana, un viaggio di quattro giorni assolutamente degno di essere percorso.

Se fino a pochi anni fa era difficile trovare una location dove pernottare, oggigiorno a dare ospitalità ai viaggiatori più avventurosi, semplici ma confortevoli alloggi come le suites del “Santa – Barbara” (per. Neptunskij 1), un piccolo hotel in quel di Severobaikalsk o ancora i cottage “Gold Fish” (Sibirskaya Street 14), una sorta di B&B con 3 unità abitative messe a disposizione da Mr. Oleg Morozuk, il padrone di casa. Per chi ama passeggiare a piedi, a soli 10 minuti di camminata dal lago ecco l’Hotel Olimp (ul. Poligrafistov 2 b/1) che, aperto dal 2009, offre 18 camere.

Se si desidera quel pizzico di lusso che non guasta mai, l’Hotel Zolotaja Rybka (ul. Sibirskaja 14), dispone di una suite mozzafiato mentre, per le tasche leggere, il Baikal Trail Hostel (Tel. + 73952336240), ricavato da una casa degli anni ’50, è la soluzione più indicata con i suoi dormitori puliti ed economici.

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