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Le città più colorate del mondo

5 località in cui i giochi cromatici lasciano a bocca aperta

Città del Marocco
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Dalle fioriture dei ciliegi in primavera al foliage in autunno, passando per i laghi dalle colorazioni più particolari, gli spettacoli cromatici della natura lasciano a bocca aperta, ma anche l’uomo ha imparato a giocare con le nuance per creare habitat incantevoli. Parliamo delle città, o dei quartieri in alcuni casi, che hanno fatto del colore un loro segno distintivo che le rende uniche: ecco 5 località incredibili dal punto di vista cromatico.

Chefchaouen. Questa cittadina del nord del Marocco, non lontana da Tangeri e adagiata tra le montagne della regione del Rif, è a dir poco spettacolare: il colore azzurro tinge muri, porte, case, balconi, vicoli, scalinate, sfumando nelle gradazioni tendenti al turchese oppure al blu, con solo qualche interferenza di bianco. Nella sua conformazione che ricorda i paesini dell’Andalusia (da lì provenivano i suoi primi abitanti, musulmani ed ebrei, tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500), Chefchaouen si presenta nel suo dedalo di viuzze in cui si rimane letteralmente incantati dall’onnipresente colore del cielo e del mare.

La Boca, Buenos Aires. Uno dei quartieri più famosi della capitale argentina, La Boca è noto soprattutto per i suoi edifici variopinti, attrattiva che attira migliaia di turisti ogni anno. Un tempo la sua fama non era delle migliori, ma complice il restyling e l’arrivo di tantissimi artisti e artigiani nella via chiamata Caminito, ora è una delle principali attrazioni della città. Architettonicamente molto europeo, La Boca fu fondato dagli emigrati genovesi, ma furono alcuni artisti nel 1960 a dare il tocco decisivo all’aspetto del barrio dipingendo gli edifici con pennellate multicolore.

Jodhpur. Anche chiamata la ‘città blu’ per il colore caratteristico che spicca da lontano tra le rocce e l’inizio del deserto del Thar, la città del Rajasthan è una delle mete più ricche di storia, arte, cultura da visitare in India, famosa anche per la sua cucina (e in particolare i dolci). Moltissime case, soprattutto le più vecchie, sono interamente colorate di blu, mentre in lontananza si staglia la grande fortezza rossa di Mehrangarh.

Bo-Kaap, Cape Town. Altro quartiere che attrae i visitatori per i colori sgargianti delle sue case è Bo-Kaap, quartiere musulmano di Città del Capo, Sudafrica. Lungo le strade ripide e acciottolate si arrampicano case rosa, viola, verdi, gialle, con le loro scalette e balaustre che affacciano sul marciapiede, che in origine venivano colorate dai discendenti degli schiavi dei coloni olandesi, in reazione all’obbligo di vestire di nero e grigio. Attualmente è uno dei quartieri di Città del Capo dove si sta verificando il fenomeno della gentrificazione, dato che i suoi viottoli pittoreschi stanno attirando investimenti di benestanti che stanno trasformando l’identità del quartiere, alzandone notevolmente i prezzi.

Burano, Venezia. Dulcis in fundo, Burano, l’isola veneziana che lascia letteralmente a bocca aperta i visitatori che, dopo aver ammirato la città lagunare, approdano qui per un ulteriore tuffo nella magia. Le case si affacciano su campielli, corti e canali, proprio come a Venezia, ma si caratterizzano per i colori dei muri sgargianti: blu, rosso, verde, lilla, ciclamino, le abitazioni così dipinte servivano a delimitare le proprietà, anche se la versione popolare dice che servissero ai pescatori per essere visibili nelle giornate di nebbia.