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Gioco d’azzardo. Quando il video poker costa il matrimonio

Slot machine, carte, lotterie, scomesse: la dipendenza da gioco è una delle cause più comuni di divorzio

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E’ ormai cosa nota: il gioco d’azzardo può diventare una malattia e trasformarsi in patologico, tanto che la ludopatia è inserita tra i disturbi del comportamento del DSM – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Una dipendenza a tutti gli effetti, e in Italia non è rara, al contrario. Un dato che emerge sempre più chiaro, e indicativo di come il gioco d’azzardo patologico influisca sempre di più sulle vite degli italiani, è quello pubblicato da AMI, Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani. La dipendenza da gioco è una causa importante di divorzio, affermano, e sta diventando una delle più comuni.

Quando il gioco d’azzardo rovina il matrimonio

Nel 2013 AMI pubblicava questi dati: la dipendenza da gioco è causa del 6%-8% delle separazioni. Quelli più recenti parlano invece del 10%. In 3 anni, la percentuale di divorzi dovuti al gioco di uno dei due partner è aumentata. E non di poco. Secondo il Centro Studi dell’AMI, il fenomeno è trasversale, e non conosce età, sesso, appartenenza sociale o collocazione geografica. “Questi casi sono più frequenti di quanto si immagini: coniugi – non solo uomini – che di nascosto vendono beni di famiglia o prosciugano i risparmi di una vita per giocare o pagare i debiti contratti, costretti a ricorrere a prestiti usurai con tutti i guai che ne conseguono

Il gioco d’azzardo patologico innesca meccanismi dannosi non solo per chi è dipendente, ma per tutti coloro che gli stanno intorno. “Vere e proprie tragedie familiari, che riducono interi nuclei sul lastrico, nella migliore delle ipotesi. Un’emergenza nazionale di cui si parla poco, tranne nei casi in cui si arriva all’epilogo”.

Dinamiche comuni

Non esiste un motivo universale per il quale si diventa malati di gioco. Ma spesso quando si tratta di divorzi tutto parte da una crisi economica familiare: uno dei coniugi si avvicina al gioco nella speranza di una entrata facile, di far quadrare i conti. La vincita però non arriva mai, o perlomeno non quella definitiva. Come spiegano i fisici e i matematici che promuovono Fate il nostro Gioco, campagna di informazione sul gioco d’azzardo, vincere al Superenalotto è come comporre a caso un numero di telefono e trovare quello del proprio calciatore preferito. Ovvero, le possibilità di vincita cospicua sono infinitesimali. Ma l’irrazionalità del giocatore non riesce a tenerne conto, una volta che la dipendenza è innescata.

AMI consiglia di non sottovalutare i campanelli d’allarme. Soldi che finiscono misteriosamente, oggetti di valore che spariti, budget familiare che si riduce bruscamente. E naturalmente cambiamenti comportamentali. Questi sintomi vanno monitorati attentamente, e nel caso i sospetti vengano confermati occorre intervenire tempestivamente.

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