Laura Biagiotti

Nell’anno del centenario del Manifesto sul Futurismo di Marinetti, la stilista s’ispira a Giacomo Balla. Ed ecco che ne esce fuori una collezione energizzante e dinamica, dai tagli asciutti. Le donne di Laura si fanno avanti sicure di se con grandi occhiali che coprono il volto, cappotti e maglieria con cappucci, colori e grafismi taglienti, inediti patchwork. Il capo futurista per eccellenza è la tuta, in cashmere a treccioline, oppure con pannelli viola e fucsia. E poi, il Bianco Biagiotti che sfuma nei toni del nudo. Stampe di rose e fiori percorrono la collezione.

Prada

Miuccia Prada non si smentisce. La sua collezione e’ percorsa dal solito fremito sperimentale. Tailleur multifunzionali, adatti al lavoro quanto a un total look impeccabile. Originale il taglio: anni ’40 sul busto e, su

Dsquared2

Una moda che strizza l’occhio a Paris Hilton, al mondo del gossip, delle veline, del Grande Fratello. Una schiera di ragazze pronte a mettere in mostra seno, cosce e ad alzare i glutei. Insomma, un tuffo nella realtà quello dei fratelli Dean e Dan. Jeans attillatissimi, giacche coccodrillo, pantaloni militari, canotte da muratore, shorts e, ovviamente, leggins con tanto di chiodo. Ragazze che guardano al futuro con la voglia di ‘sfondare’ nel mondo dello spettacolo e lo fanno con stile firmato Dsquared.

Salvatore Ferragamo

Tanto seduttiva da risultare pericolosa. Osa con il nude look di body in organza trasparente, il suo simbolo è la rosa rossa: passione travolgente. Scandisce i suoi passi con lo stiletto metallico la donna Ferragamo disegnata dalla matita di Cristina Otiz. E poi, pieghe e drappeggi sugli abiti, gonne dallo strascico lungo e giacche dalle spalle insellate, pantaloni che si fermano appena sotto il polpaccio. Bella e misteriosa gioca con la trasparenza, le piace mostrare il proprio corpo.

Mariella Burani

Tutti i capi della nuova collezione di Mariella Burani sono ideati, prodotti e realizzati rigorosamente in Italia. La stilista, questa volta, ha disegnato una donna meno gitana del solito, ma dal fascino e dalla femminilità indiscutibile. La Burani non tradisce il suo stile, piuttosto le evolve con pantaloni e gonne drappeggiati, bluse, cappotti dalla vestibilità di mantelle, abitini che segnano delicatamente le forme del corpo e dai cui s’intravedono orli in pizzo. La sera è un tripudio di bianco e nero, senza farsi mancare l’oro