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I nuovi Gutenberg

L’universo virtuale di Internet è a caccia di nuovi contenuti. Dopo la musica e i film, è il momento dei libri. Presto le biblioteche saranno consultabili dal proprio Pc di casa.

I nuovi Gutenberg

Se non è online, non esiste. Internet è oggi la realtà parallela, l’universo dove puoi trovare tutto quello che cerchi senza bisogno di scomodarti. Puoi acquistare un biglietto aereo, prenotare un albergo, leggere i quotidiani, ascoltare la musica, vedere un film, ordinare la spesa, controllare il tuo conto in banca.
Se non hai un indirizzo di posta elettronica sei tagliato fuori dal mondo. Se non hai un accesso Internet è difficile che tu riesca a trovare quello che cerchi.
Nella grande rete di Internet c’è finito di tutto, almeno tutto ciò che possa essere riprodotto in forma digitale.

Prima è stato il turno della musica poi sono arrivati i film, ora è il momento dei libri.
Il motore di ricerca Google ha annunciato di recente il piano di digitalizzazione dei libri di sette tra le più grandi biblioteche del mondo. Un’operazione che ha scatenato immediatamente l’associazione statunitense degli editori e degli autori che reclama la violazione del diritto di copyright. Da Google la risposta è arrivata secca: l’azione intrapresa è del tutto legale nell’eccezione di “uso onesto” previsto dalla legge. La questione comunque seguirà il suo percorso legale.

Parallelamente Yahoo! e Microsoft hanno avviato un progetto che prevede la distribuzione online di libri attraverso la costituzione di una “Open Content Alliance”. La software house di Bill Gates intanto ha siglato un accordo con British Library per procedere alla digitalizzazione di 100mila testi non più tutelati da diritti di copyright e conservati nelle stanze della prestigiosa istituzione.
Amazon – la grande libreria online – prevede di offrire l’accesso via Internet alla consultazione dei libri attraverso un sistema a pagamento “pay per read”, ossia paga per leggere. 
L’editore Random House, uno dei più grandi al mondo, è il primo a mettere il mattone nella distribuzione via Internet dei libri digitali del proprio catalogo.  

I Gutenberg del terzo millennio sono certi di poter soddisfare il grande sogno dei lettori di tutto il mondo: avere accesso da qualsiasi punto della Terra allo scibile umano attraverso un click. Un’impresa titanica, considerando i tempi e i costi per la realizzazione. In media digitalizzare una pagina costa circa 1 centesimo di dollaro, un libro piuttosto lungo circa 100 dollari, senza considerare le complicazioni nel caso in cui la copia sia molto vecchia.  

Gli ottimisti ritengono che le iniziative in corso porteranno benefici all’intero settore dell’editoria, ora in una fase di stallo e di saturazione. Se in media la vendita dei libri in libreria cresce (negli Stati Uniti) del 1,8% all’anno, l’incremento delle vendite online è di circa l’8-9%. Tuttavia il mercato via Internet ha una fetta consistente di vendite di libri di seconda mano.

A ripagare i “tipografi digitali” saranno le inserzioni pubblicitarie presenti nelle pagine del web oppure le formule a pagamento. Su questo fronte c’è già chi ha in mente un sistema di pagamento per singolo testo scaricato e chi sostiene che si possa addirittura puntare a un sistema di pagamento per singola pagina. Come nel caso della musica, per cui un utente può essere interessato ad acquistare il singolo brano di un album, così nell’universo dell’editoria ci sarà chi sarà disposto a pagare per scaricare il singolo capitolo di un’opera.

Quali tempi siano richiesti per portare a termine i progetti annunciati è difficile dire, specie per quei libri che non sono disponibili in formato digitale. Tuttavia potrebbe essere un sistema valido per evitare le ristampe e garantire in ogni caso la distribuzione dei testi pubblicati.

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Eleonora Zamparutti, direttore editoriale di Nexta Media. Come freelance specializzata in media e tecnologie collabora con “Il Sole 24 Ore”. Ha realizzato diversi reportage tv su temi di attualità per Rai, Mediaset, Cnn.

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