Un ragazzo immerso in un paesaggio magico, protetto dal legno, abbandonato nel movimento dell’acqua, natura e libertà si fondono in un viaggio onirico per riscoprire se stessi e il profondo legame esistente tra l’uomo e la natura. Da questo immaginario, dal legno come elemento, ricordo e rifugio, nasce la prima fragranza dedicata all’uomo firmata Dsquared2: He Wood.
La natura e il legno sono l’ispirazione, e non poteva essere altrimenti visto che il duo di stilisti, Dean e Dan, uniti sotto il brand Dsquared, sono canadesi e hanno vissuto la loro vita tra gli spazi immensi della natura. Ciò che volevano era poter indossare un profumo che rispecchiasse totalmente la loro filosofia e la loro semplicità, ed è da questi punti cardine che è nata la fragranza ispirata all’elemento nobile per eccellenza, per forza, per vigore, semplicità e bellezza: il legno.
Dean e Dan scelgono, dunque, libertà creativa per una essenza che da vita ad una raffinata sintesi armonica di tre accordi: aria, acqua, legno. Aria come purezza e sensualità che racchiude abete bianco, ambra vegetale e musk che portano alla mente le foreste canadesi. Acqua come freschezza e fluida energia delle foglie e fiori di violetta, Legno come fulcro e carattere nelle note profonde e rassicuranti del vetivier e del legno di cedro che donano alla fragranza vigore e vitalità.
Anche il flacone vanta l’utilizzo del legno, il Red Alder canadese che lo incornicia e racchiude in una forma perfettamente quadrata. Inoltre, grazie alle sue venature sempre diverse nei tratti e nelle sfumature rende ogni pezzo unico, personale e diverso. Il tappo è nero, laccato, squadrato. Il profumo è protetto da una scatola realizzata in cartone naturale dalla texture raffinata.
La linearità e la semplicità si possono gustare anche nella grafica nera a rilievo, l’originalità e l’essenzialità del flacone, unite alla sua naturale semplicità, ne fanno un vero pezzo di design. Dedicato all’uomo moderno che sogna la natura, di immergersi in essa, all’insegna della libertà e della seduzione.
