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Chiude Parigi

Terminata la kermesse parigina dedicata alla moda del prossimo inverno. Lusso, eleganza e stravaganza le parole d’ordine.

Christian Lacroix
AP Photo/Christophe Ena

Personaggi dello star system, serate mondane, polemiche, passerelle e tanta tanta moda. Terminata la fashion week parigina si torna alla normalità, la capitale francese ridiventa la città romantica per eccellenza e si ‘toglie’ il makeup da sfilata: ormai le tendenze per il prossimo Autunno/Inverno sono state dettate!
Si è ispirato alla Turchia e ai colori tenui del makeup Marc Jacobs, per la collezione invernale di Louis Vuitton, giacche scolpite, spalle imbottite, golf, pantaloni morbidi e larghi che si restringono sul fondo. Le cinture sono a spirale in azzurro polvere e giallo canarino. Kenzo, invece, pensa al Giappone e alla sua modella preferita scomparsa nel 2007, Sayoko Yamaguchi. Una collezione dove la lana, colorata o grigia, la fa da padrone lavorata anche a pon – pon enormi, e poi abiti origami che portano alla mente quelli del teatro Kabuki, ricami in fili d’argento, rilievi in velluto.
Sport – chic per la linea giovane di Prada, Miu Miu, dove le modelle indossano cuffie che trattengono la coda di cavallo e sembrano statuine decò. Una collezione quasi fumettistica, astratta, con abiti tagliati a laser da dove fuoriescono tute arancioni, colori forti e a contrasto come il blu, l’arancio e il verde. Le borse sono quelle da palestra e bowling. Chanel riscopre lo stile vintage con abiti dalle sfilacciature e buchi riparati con il tulle, molti abiti in maglia, tubini in pelle nera, tailleur grigi mélangé, maglieria oversize ma indossata con minigonne in denim.
L’italiano Stefano Pilati per Yves Saint Laurent ha creato una collezione dedicata ad una donna minimalista ed elegante che ama mettere in risalto le spalle con giacche che terminano squadrate e a punta. La vita è enfatizzata da cuciture, applicazioni e cinture, i colori spaziano dal bianco al grigio, dal nero al beige con lampi di azzuro royal e melanzana. Debutto di Alessandra Facchinetti per la collezione Valentino, la prima senza il suo genio. In scena gonne gonfie, pantaloni e camicie maschili, cappotti dal taglio militare pizzi, rouches, pois, chiffon, plissettature e lavorazioni a base di fiocchi. Per il finale abiti rossi ad omaggiare il maestro.
Givenchy ha portato in scena abiti dalle spalle arrotondate, cuciti sul dorso a formare delle croci, i pantaloni in pelle nera sono aderenti e s’indossano con tacchi altissimi. Come accessori: catene, crocifissi e amuleti. Abiti multicolori per Christian Lacroix (foto) in tessuti cangianti, molti fiocchi a decorare le mise, colli importanti e arricciature ampie. Fantasia al potere per Vivienne Westwood con le modelle che hanno sfilato con un makeup stravagante ed eccentrico in perfetto stile con gli abiti ‘esagerati’ che indossano.
Jean Paul Gaultier ha proposto piumini stampati a pelliccia, caban effetto zebra ma realizzati in lana, cappotti di capra con draghi intagliati a mano e giubboni di volpe. In casa Dior vincono i tailleur dal taglio classico curati nel dettaglio e dalle nuance forti, mentre la notte gli abiti lucidi e fastosi si ampliano nei volumi.