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Sfila l’alta moda

Al via Alta Roma con Fausto Sarli che omaggia il cerchio sinonimo di eleganza e femminilità, il culto di Ettore Bilotta è la bellezza dell’intelligenza, e poi in scena i giovani talenti. Non mancano le polemiche…

Fausto Sarli

Soffia un vento di novità su AltaRomaAltaModa che ha alzato il sipario ieri, domenica 6 luglio, con la conferenza stampa d’apertura, la sfilata dei giovani designer selezionati dal concorso “Who’s on the next” e conclusasi con il defilè di Fausto Sarli. La novità sta nel fatto che Alta Roma incassa l’adesione della Provincia che entra, quindi, nel capitale della società controllata dalla Camera di Commercio.

Una buona notizia, dunque, sottolineata da Nicola Zingaretti “la Provincia contribuirà investendo risorse per la formazione e mettendo a disposizione alcune location per la sfilate, come Villa Adriana e il Castello di Santa Severa, che stiamo finendo di restaurare”. Insomma, un po’ come dire ‘noi al futuro dei giovani stilisti ci teniamo e ci crediamo’. Anche se il maestro Sarli accusa “la politica snobba la moda e questo non fa bene né al settore e né all’economia”. Alla sfilata di Sarli, infatti erano stati invitati il ministro Carfagna, il neo sindaco di Roma e consorte e Gianfranco Fini che hanno tutti rigorosamente declinato. Presente era, infatti, solo la sorella di Gianni Alemanno.

A parte le solite schermaglie, la sfilata di Fausto Sarli (foto) tenutasi nella bellissima chiesa di S.Spirito in Sassia (purtroppo, senza l’ombra di un condizionatore e l’aria era dunque irrespirabile) è stato un vero successo. Ad aprirla l’eleganza e l’unicità della top model italiana Mariacarla Boscono. Il maestro ha portato in scena una rivisitazione della collezione del 1985 ispirata al cerchio che, fin dall’antichità, era considerato dai cultori della matematica la più interessante figura geometrica, diventata sinonimo di eleganza e femminilità. Al via cappotti e giacche in cachemire double, colli e maniche in pelliccia, sugli abiti da cocktail stampe delle matrici circolari, abiti in gazaar nero con ricchi ricami, tubini dai tagli anatomici, cappe circolari. Femminile e molto sexy la donna Sarli grazie a spacchi vertiginosi che arrivano fin su la coscia.

Questa mattina, invece, le sfilate sono state aperte dal defilè di Ettore Bilotta con il suo elogio alla bellezza dell’intelligenza. Per il giorno glamour anni Cinquanta con una donna d’altri tempi che si avvolge in paltò di mohair con i polsi ricamati d’oro, cinture in vinile che evidenziano il punto vita, piccole giacche su gonne a trapezio. Per il cocktail gli abiti si accendono di colori dal rosa pallido ai rosa più intensi fino ai verdi delle foreste tropicali. Gli abiti sono ricamati di paillettes e jais su reti di metallo, oro e argento. La sera invece è un trionfo di ricami di cannette nera, corpini impreziositi da broderies, fiocchi, piume di gallo e di struzzo.

In giornata sono attesi Marco Coretti, Galit Levi, tributo ai 50 anni di successi di Mila Schon e per chiudere con stile ed eleganza, Gattinoni.